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«La riforma del welfare è necessaria, non fermare il percorso»

Intervento di Legacoop Sociali e Federsolidarietà, che invitano la Regione ad andare avanti «altrimenti ci saranno effetti negativi per i cittadini e le strutture»

Pubblicato il: 20/03/2019 – 17:56
«La riforma del welfare è necessaria, non fermare il percorso»

CATANZARO «Apprendiamo con piacere che la terza commissione del Consiglio regionale è tornata ad occuparsi della tanto attesa riforma del Welfare calabrese, seppure annotiamo ancora una volta diverse imprecisioni». Lo affermano Lorenzo Sibio e Giuseppe Peri, rispettivamente responsabili di Legacoop Sociali e di Federsolidarietà, secondo i quali «è necessario fare la dovuta chiarezza su un percorso, iniziato oltre 3 anni fa, e che ancora non ha visto esito positivo, anche a causa delle sentenze del Tar e del Consiglio di Stato che hanno bocciato, per motivi procedurali, l’iter che aveva condotto all’approvazione del primo atto di riforma con la delibera di Giunta regionale 449 e successive modifiche e integrazioni». In primo luogo – sostengono Sibio e Peri – «va precisato che il processo di riforma è teso ad attuare, anche in Calabria, una legge nazionale, la legge 328/2000, che mentre nelle altre regioni italiane è già “storia”, sul nostro territorio ancora sembra una lontana utopia. Del resto la riforma dovrà andare a riorganizzare un settore, quello dei servizi socio-assistenziali, che ad oggi presenta enormi criticità legate alla quasi totale assenza di programmazione, di risorse e soprattutto di regole certe e uguali per tutti. I cittadini calabresi, anziani, persone con disabilità, minori, hanno bisogno – aggiungono i responsabibili di Legacoop sociali e Federsolidarietà – di questa riforma. Perché solo questa riforma potrà restituire dignità e qualità ai servizi, definendo regole certe circa le professionalità che vanno garantite ed i requisiti strutturali e organizzativi che le strutture devono possedere». Secondo Sibio e Peri «oggi non è possibile chiedere nulla di più agli enti gestori, costretti a “sopravvivere” con rette da fame al limite della legalità. Una situazione che non è più sostenibile, soprattutto per quelle strutture che, vista la 449 poi abrogata, avevano proceduto ad adeguare la pianta organica alle nuove regole e che oggi, se non verrà attuata immediatamente la riforma, dovranno chiudere battenti mettendo in strada centinaia di persone, oggi ospitate nei servizi, e decine di operatori che perderanno il lavoro. Condividiamo la necessità di investire nelle politiche sociali le risorse necessarie a garantire la piena attuazione della riforma che conseguentemente produrrà nuovi posti di lavoro. Un’eventuale sospensione di tale percorso contrariamente a quanto si dice, non solo non gioverebbe ai cittadini e ai servizi, ma determinerebbe l’immediata chiusura di tantissime strutture. Per questi motivi invitiamo l’assessore Angela Robbe, che sappiamo già alacremente a lavoro per il processo di riforma, a continuare senza indugi per arrivare il prima possibile, e comunque non oltre aprile 2019, alla definizione del Regolamento, salvaguardando così il sistema di welfare calabrese. Su questo percorso – concludono i responsabili di Legacoop Sociali e Federsolidarietà – continuerà a trovare il nostro pieno sostegno e quello di tutti coloro che hanno a cuore le sorti dei cittadini di questa regione».
 

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