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Senza stipendi da mesi, scatta la protesta dei dipendenti Corap di Crotone

I lavoratori del Consorzio industriale lamentano il mancato pagamento di 4 mensilità: «Il 1 aprile scatta lo sciopero»

Pubblicato il: 21/03/2019 – 16:44
Senza stipendi da mesi, scatta la protesta dei dipendenti Corap di Crotone

di Gaetano Megna
CROTONE Protestano sulla 106 i 20 lavoratori del Corap di Crotone, che ormai da quattro mesi non percepiscono lo stipendio. Questa mattina i lavoratori hanno organizzato un sit-in per chiedere alla Regione Calabria di sbloccare la situazione e assegnare i nove milioni di euro destinati al Corap per un triennio di attività.
Il problema per i lavoratori pitagorici si è venuto a determinare da quando la Regione Calabria ha deciso di dare vita al Corap, accorpando i cinque consorzi di sviluppo industriali operanti nel territorio calabrese. Sino a quel momento i lavoratori di Crotone non avevano avuto problemi in quanto le attività promosse a livello locale consentivano di incassare le somme necessarie per mantenere la struttura e pagare i dipendenti. Da questo punto di vista, secondo quanto riferiscono lavoratori e sindacati, Crotone è sempre stata un’isola felice. La nascita del Corap e l’accorpamento ha determinato lo scoppio dei problemi, perché ci sono territori, come Crotone e Vibo Valentia, che forniscono servizi nell’ambito della bonifica e della depurazione e, quindi, incassano somme per le attività effettuate e vi sono territori che, invece, non forniscono servizi e, quindi, non movimentano nemmeno le entrate. Non ci sono responsabilità dei lavoratori, ma i territori che non forniscono servizi a pagamento pesano su tutta l’attività del Corap.
L’esempio che si fa a Crotone è quello di Reggio Calabria, dove vi sono una quarantina di dipendenti e il servizio della gestione del depuratore è stato affidato ad una società privata. Da questa situazione economica difficile si doveva uscire incassando i nove milioni di euro (tre milioni all’anno) messi a disposizione dalla regione per tre anni. I finanziamenti, però, sono bloccati perché la Regione ha chiesto il piano industriale, che dovrebbe essere redatto dal commissario del Corap, Carmelo Salvino.
In verità Salvino ha preparato una prima bozza di Piano industriale, che è stato bocciato dal dipartimento regionale competente. Il piano non c’è e i soldi non vengono versati nella cassa del Corap. I lavoratori non si pagano e protestano e i sindacati «visti gli esiti fallimentari dei numerosi tentativi di individuare una soluzione per comporre la vertenza» hanno deciso di proclamare per il prossimo 1 aprile la prima giornata di sciopero. (redazione@corrierecal.it)

https://www.youtube.com/watch?v=0xAH0k9dPm8
 

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