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Tofalo: «Carabinieri baluardo allo scouting dei clan»

Il sottosegretario alla Difesa è stato in visita al comando generale dei carabinieri a Catanzaro. Ha incontrato anche il procuratore capo Gratteri: «Dalla Calabria può partire un nuovo importante m…

Pubblicato il: 23/03/2019 – 12:06
Tofalo: «Carabinieri baluardo allo scouting dei clan»

CATANZARO La Calabria è «una regione piena di potenzialità che possono essere espresse solo se la politica riuscirà a fare la propria parte a sostegno della popolazione». Lo ha detto il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo, in visita al Comando Legione Carabinieri “Calabria”, dove è stato accolto dal Generale di Brigata Vincenzo Paticchio.
«Un briefing illuminante – ha detto il sottosegretario – che mi ha permesso di maturare rapidamente maggiore consapevolezza sui problemi che riguardano la gestione della Sicurezza sul territorio». Tofalo ha quindi espresso apprezzamento «per la quantità e la qualità dei dati forniti» che, ha aggiunto, “messi a sistema, disegnano un contesto, seppur con le dovute eccezioni, poco fertile per consentire al tessuto sociale calabrese di cogliere le giuste opportunità per costruire il proprio futuro. La conformazione del territorio, i trasporti e l’industria sono i tre anelli deboli che non permettono a questa Regione di trattenere, valorizzare e proteggere le proprie intelligenze per creare sviluppo. In questo contesto, come spesso accade, si inserisce prepotentemente la criminalità organizzata che fa scouting a basso costo offrendo modelli di comportamento che schiacciano chi invece lavora per una riscossa sociale ed economica dei calabresi».
Il sottosegretario ha poi detto che «nonostante le mille difficoltà i carabinieri rappresentano anche qui l’ultimo baluardo di uno Stato troppo distratto, il surrogato di una presenza che dovrebbe avere mille altre forme».
Tofalo ha incontrato il Procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, «magistrato – ha detto – che ha dimostrato negli anni di essere un uomo di Stato appassionato, caparbio e coraggioso. Oggi sta facendo anche di più, attraverso l’instancabile lavoro che porta avanti contro la ‘ndrangheta ha dimostrato che proprio dalla Calabria può partire un nuovo importante modello di giustizia».
«È così – ha concluso – che immagino nei prossimi anni il Sud, un luogo in cui superare quell’atteggiamento di rassegnazione attraverso la forza e la dignità di chi ogni giorno lavora in modo pragmatico per trasformare le criticità in opportunità di cambiamento e realizzazione».

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