di Alessia Candito
REGGIO CALABRIA C’è un nuovo circolo fascista a Reggio Calabria. Si nasconde dietro una serranda anonima e l’ancor più anonima denominazione “klub privè”, ma l’iniziativa con cui il “The Garrison” ha inaugurato le proprie attività lascia poco spazio a interpretazioni.
CELEBRAZIONE (NON POI COSÌ PRIVATA) DEL FASCISMO Il pretesto è la presentazione del libro “La riscossa populista” dell’ex senatore di Forza Italia Emidio Novi, ma il reale motivo è la celebrazione del centenario della fondazione dei “Fasci di combattimento”.
E il titolo del convegno lo mette in chiaro “23-03.1919 -23.03.2019 La più audace delle idee”. Traduzione, in barba a leggi e ordinanze che vietano l’apologia di fascismo è stato organizzato un evento – con tanto di concerto a seguire – per celebrare il centesimo “compleanno” del movimento politico che ha regalato all’Italia una dittatura, la seconda guerra mondiale, diversi milioni di morti, più persecuzioni, torture e omicidi politici seriali.
GLI ORGANIZZATORI A organizzare l’iniziativa l’Nfp, acronimo assai banale di Pnf (il disciolto e secondo il dettato costituzionale non più ricostituibile partito fascista), dietro cui si schiera un gruppetto di (più o meno) giovani dell’estrema destra reggina, con in aggiunta qualche fuoriuscito di CasaPound e altre associazioni “nere”, che in città si è reso noto per aver imbrattato più di un muro con sgrammaticate scritte in carattere “fronte”, macabri manichini impiccati e un raid razzista all’interno di una scuola “rea” di aver invitato il sindaco (sospeso) di Riace, Mimmo Lucano.
Insieme a loro, il Cstpl, cacofonico acronimo che dovrebbe corrispondere al “Centro studi tradizione e partecipazione” fondato da Peppe Agliano, storico fedelissimo dell’ex governatore Peppe Scopelliti fin dai tempi della comune militanza nella giovanile del Movimento sociale italiano.
GLI INSULTI A GAD LERNER La notizia è circolata su pagine facebook di area e profili dei relatori, che hanno allargato il tavolo fino ai giovani virgulti della destra istituzionale meloniana. Certo, sbagliando anche nell’indicare il nome della strada del nuovo “club” – via Possidonea è diventata via PossidonIa – hanno rischiato di depistare eventuali interessati, ma una quarantina di persone le hanno raccolte. Fra magliette che inneggiano allo squadrismo, qualche braccio teso, manifestini di Ezra Pound alle pareti, un salvadanaio con paperino che mendica una moneta «per la rivoluzione» e letteratura di “area” da Luca Leonello Rimbotti a Stelio Fergola, l’evento è stata una (assai confusa, pare) celebrazione di tutte le sfumature dell’estrema destra, con un po’ di razzismo a coagulare il tutto. A seguire – raccontano i post di chi c’era –un concerto. Celebrativo, ovviamente.
E LA PREFETTURA? In altre città d’Italia, iniziative del genere sono state bloccate (o si è tentato di farlo, come nel caso del concerto degli Zeta Zero Alfa a Milano) per violazione delle leggi sull’apologia del fascismo. Ma a Reggio Calabria nessuno sembra essersene accorto. (a.candito@corrierecal.it)
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