SERRA SAN BRUNO Farmaci scaduti, carenze igieniche e problemi strutturali. Sono solo alcuni degli elementi che sarebbero emersi durante l’ispezione dei carabinieri del Nas effettuata all’ospedale di Serra San Bruno (qui la notizia). Il blitz del Nucleo antisofisticazioni dell’Arma arriva il giorno dopo il caso della salma di un paziente 65enne che è rimasta nel reparto di Lungodegenza da domenica pomeriggio fino alla tarda mattinata di lunedì perché un guasto agli ascensori ne ha impedito il trasferimento all’obitorio.
I carabinieri si sono presentati di buon ora nel nosocomio serrese e hanno messo in atto i controlli in particolare nel laboratorio analisi, nell’obitorio, nel pronto soccorso e nel reparto di lungodegenza, prendendo visione anche di diversi documenti negli uffici della direzione sanitaria. Le ispezioni hanno dunque portato al ritrovamento di farmaci scaduti, nonché ariscontrare diverse carenze igieniche e problemi all’impianto termico e alla struttura dell’edificio. «Le criticità strutturali riscontrate – si legge in un comunicato dell’Arma – sono addebitabili al vetusto immobile in cui é ospitato l’ospedale, risalente agli anni ’70. All’esito del controllo verranno segnalati alle competenti Autorità alcuni dirigenti, funzionari e medici per le rispettive competenze. Inoltre, saranno interessati i competenti uffici regionali e provinciali per i provvedimenti di competenza e per l’adeguamento delle strutture alle normative vigenti».
I guasti agli ascensori non sono una novità per l’ospedale “San Bruno”: già nello scorso dicembre un ascensore era rimasto inutilizzabile per un’intera settimana, mentre nel febbraio del 2018 alcune salme erano state messe in un corridoio per mancanza di spazi nella sala mortuaria. (spel)
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