CATANZARO «L’obiettivo dello Stato sociale è contrastare la povertà e garantire un equilibrio sociale tra le fasce di popolazione, soprattutto assicurando un reddito in età avanzata e in caso di invalidità, malattia, disoccupazione». Lo ha affermato il presidente della Conferenza episcopale calabra, Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, intervenendo a un dibattito sui temi economici all’Università Magna Graecia. «Vanno in questa direzione – ha proseguito monsignor Bertolone – i provvedimenti del reddito di inclusione e ora del reddito di cittadinanza. Oltre a perseguire questi obiettivi prioritari, lo Stato sociale deve anche garantire le pari opportunità tra uomini e donne e l’aumento e la diffusione del benessere, nonché assicurare le basi normative per una “partecipazione efficace” degli occupati al processo economico». Il discorso di Bertolone si allarga alla questione della sostenibilità del sistema: «La logica conseguenza dei problemi di sostenibilità del sistema di welfare, in particolare nei settori delle pensioni e della sanità, sono ormai evidenti: se non ci saranno lavoratori a versare i contributi previdenziali, chi pagherà le pensioni attuali e quelle future (compresi i redditi di cittadinanza)? Se il prelievo fiscale sarà sempre più ridotto sul lavoro dipendente, che rappresenta la quota maggiore dell’insieme del prelievo, come si pagheranno i costi della sanità? Se va avanti la tendenza al regionalismo differenziato, come si garantiranno i Livelli Minimi di Assistenza (Lea) ai cittadini di ogni Regione?».
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