di Luca Latella
CORIGLIANO ROSSANO Lo scacchiere politico cittadino, a sessanta giorni dalle prime elezioni comunali di Corigliano Rossano, inizia a delinearsi in maniera sempre più chiara. Gli schieramenti sembrano ormai essersi definiti con le candidature a sindaco del movimentista di sinistra Flavio Stasi, del pentastellato Claudio Fiorentino, dell’ex consigliere Giuseppe Graziano e dell’ortopedico Gino Promenzio, entrambi a capo di coalizioni civiche ampie.
Manca all’appello, ancora, qualche pedina. Come Forza Italia, ad esempio, divisa su due fronti, quello coriglianese a supporto di Promenzio e quello rossanese ancora in bilico, anche se i ben informati riferiscono che sia pronto, con tanto di simbolo, a sostenere Graziano.
Ci sono poi i Caputo. L’ex consigliere regionale Giuseppe ed il primogenito Guglielmo, già vicesindaco durante la legislatura Antoniotti. Aderenti al movimento politico “Patto sociale” con un altro ex sindaco, Orazio Longo, e con un gruppo di consiglieri comunali, potrebbero anche sostenere la candidatura di Graziano perché trainati da Mario Smurra, già membro dell’assise civica, ora in linea con Fratelli d’Italia e Direzione Italia di Fitto in quanto referente Udicon del presidente Denis Nesci che si presenterà alle Europee proprio con i meloniani.
Tra quelli che, invece, pare abbiano deciso di impegnarsi apertamente c’è l’ex presidente del consiglio comunale di Rossano Rosellina Madeo. Prima eletta nel 2016 con oltre seicento voti di preferenza, nelle vesti di seconda carica istituzionale della città di Rossano Madeo si è distinta nelle battaglie per la parità di genere, per il riconoscimento dei talenti delle donne e degli uomini, per la necessità di servizi e infrastrutture.
Da sempre cattolica e dalla grande tradizione di centrosinistra, con un passato attivo fra la Margherita e il Partito popolare, oggi sembra voler sposare il progetto di Promenzio per “assonanza” politica.
Per affinità – avrebbe confidato a chi le sta vicino nel voler motivare la sua candidatura – perché Promenzio incarnerebbe a suo parere l’idea di novità e competenza. Ma soprattutto perché vi sarebbe corrispondenza di idee fra i due a proposito di welfare, tutela delle fasce deboli, dei diversamente abili, dei bambini e delle donne. E poi sulle tematiche occupazionali e quelle legate alle infrastrutture.
Recentemente ha scritto anche un libro illustrato (da Chiara Fortina) dal titolo “Femmine e Maschi: diversi ma uguali” dedicato ai bambini e con l’obiettivo di voler superare i pregiudizi. «Mi ha spinto a scrivere anche il mio ruolo di madre – aveva dichiarato alla presentazione del volume – e non solo quello istituzionale e professionale. Sono madre di Gioia di 6 anni, non voglio che lei cresca in gabbie ideologiche e sociali». Mancano comunque ancora i crismi dell’ufficialità che, probabilmente, arriveranno nelle prossime ore. (redazione@corrierecal.it)
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