CORIGLIANO ROSSANO Si sono presentati davanti al giudice per le indagini preliminari di Castrovillari per l’interrogatorio di garanzia Luigi Caputo e Vincenzo Feraco. Entrambi sono sottoposti al regime cautelare della detenzione domiciliare poiché indagati per estorsione e turbata libertà degli incanti ed al giudice hanno fornito la loro versione dei fatti. I difensori dei due imputati hanno già proposto ricorso al Tribunale della libertà mentre il gip Carmen Ciarcia deciderà se convalidare o riformulare la pena cautelare. Alla porta dei due imprenditori originari di Corigliano, sabato 23 marzo hanno bussato i militari della locale Tenenza della Guardia di finanza, su disposizione della Procura di Castrovillari guidata da Eugenio Facciolla, poiché entrambi sarebbero coinvolti in alcuni illeciti legati all’acquisto di immobili tramite aste giudiziarie. Il presunto comportamento delittuoso da parte di Caputo e Feraco è stato denunciato da un terzo imprenditore che agli inquirenti avrebbe riferito di essere stato avvicinato e minacciato da alcuni soggetti che gli avrebbero riferito di non partecipare all’asta per la vendita di un capannone industriale. I legali dei due avvocati, esaminata l’ordinanza di custodia cautelare, hanno evidenziato nel ricorso al Tdl come Caputo e Feraco non si conoscessero personalmente per cui l’accusa di aver agito in concorso tra di loro risulterebbe a loro parere altamente improbabile. (mipr)
x
x