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Lamezia, chiuse le attività del progetto Mibac al Borrello-Fiorentino

Il terzo laboratorio è stato incentrato sul tesoro numismatico dell’area archeologica lametina con un incontro con l’archeologa Stefania Mancuso

Pubblicato il: 29/03/2019 – 13:00
Lamezia, chiuse le attività del progetto Mibac al Borrello-Fiorentino

LAMEZIA TERME Chiusi gli appuntamenti all’Istituto Comprensivo Borrello-Fiorentino di Lamezia Terme nell’ambito del progetto Mibac “Formare biblioteche per formare lettori”, di cui la scuola è vincitrice, per l’implementazione della Biblioteca Scolastica.
Fra le iniziative, il terzo incontro/laboratorio destinato agli alunni di Quarta e Quinta Primaria, sul tesoro numismatico dell’area archeologica lametina, a cura della prof.ssa Stefania Mancuso, docente, archeologa e ricercatrice universitaria che ha parlato della storia del territorio, attraverso le scoperte archeologiche verificatesi dalla metà dell’Ottocento fino ad oggi, con particolare riferimento alla città di Terina, nel cui sito, individuato nel 1997, la Mancuso ha sempre partecipato e condotto gli scavi. In particolare, sono state affrontate le principali tappe della colonizzazione magnogreca, con particolare riferimento alla scoperta nel territorio di antichi gruzzoli monetali che attestano l’intensità delle relazioni politico-commerciali in un’area di grande interesse economico, sia prima che dopo la fondazione della città.
Molto interessante l’osservazione delle fotografie aeree, per immaginare ad oggi l’estensione dell’antica polis, posta in territorio strategico per i collegamenti far Ionio e Tirreno (grazie all’istmo di Marcellinara); mentre, attraverso le immagini degli scavi, ancora una volta i ragazzi sono stati portati a riflettere sul lavoro degli archeologi e sulle loro ricerche ma, più in generale, sul fatto che «ciascuno di noi è solo un punto della storia, un piccolissimo frammento sulla linea del tempo, e ha il dovere di conservare e proteggere, per consegnarlo ai posteri, quanto gli antichi ci hanno lasciato».
La seconda parte dell’incontro ha riguardato più direttamente i vari ritrovamenti, il famoso tesoro aureo di Agatocle e i vari gruzzoli di Acquafredda, Curinga e Sant’Eufemia: la loro composizione, la provenienza dei pezzi, alcune caratteristiche tipologiche in ordine ai simboli rappresentati di cui Mancuso è studiosa molto esperta. Infine le classi si sono esercitate su semplici schede ludico-operative per mettere in pratica quanto appreso. Il lavoro sulle monete proseguirà con un ultimo incontro il 30 aprile alla rassegna “Maggio dei libri”, con la presentazione del prodotto finale.
Fra le attività realizzate sempre nell’ambito del progetto Mibac c’è anche quella di animazione e promozione della lettura ispirata al libro “La bibliotecaria rapita” di Margaret Mahy, con una caccia al tesoro in biblioteca organizzata dai ragazzi del Secondo Grado per le classi della Primaria. Inoltre è stata firmata la convenzione con l’Itc “De Fazio” per l’invio di studenti in alternanza scuola-lavoro dall’Istituto Tecnico presso la Biblioteca Scolastica del Comprensivo, di supporto ai servizi e ai progetti di lettura.

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