ROMA La qualità dei servizi alla persona, la possibilità di dar vita a nuove iniziative economiche, l’offerta formativa, la salvaguardia dell’ambiente, la capacità di accogliere e tutelare la vita nelle sue varie forme: sono alcuni degli aspetti che i recenti studi su soddisfazione e senso della vita dimostrano essere fondamentali e che vanno ben oltre i fattori quali la ricchezza procapite, lo sviluppo economico e le opportunità occupazionali che generalmente vengono presi in considerazione in studi di questo tipo. Di questi fattori tiene conto la ricerca “Ben Vivere: l’Avvenire dei territori”, che verrà presentata oggi al Festival dell’Economia Civile di Firenze durante l’incontro “Non solo PIL. Persone, felicità e futuro”, moderato dal direttore di Avvenire Marco Tarquinio che sarà affiancato nell’illustrarla dal Caporedattore centrale Francesco Riccardi.
Inoltre Avvenire uscirà con uno speciale di 8 pagine dedicato ai risultati inediti della ricerca. In testa alle città realmente ideali c’è Bolzano, seguita da Trento, Pordenone e Firenze. Al quinto posto Parma, al sesto Pisa. Milano tra le grandi città è l’unica che si piazza in ottima posizione al settimo posto, seguita da Bologna, Gorizia e Udine. Bene Modena, all’undicesimo posto, seguita da Ravenna e Prato. Tanti i centri medi che occupano ottime postazioni in questa speciale classifica. Roma si pone al quarantesimo posto, Torino è quarantaduesimo, Palermo al novantatreesimo. Napoli è penultima, seguita solamente da Crotone.
«Non ci interessa assegnare un qualche primato a uno o all’altro dei territori italiani – commenta il direttore Tarquinio – ma mettere a disposizione uno strumento che permetta di valutare da diversi punti di vista, cioè di forza o di debolezza a causa delle scelte della politica e delle iniziative o delle inazioni dei residenti, ciò che concretamente e responsabilmente qualifica la vita delle nostre città e dei loro circondari. Ovviamente ci sarà anche una classifica, anzi tre, e accanto alle classifiche una spazio interattivo che consentirà a ciascuno di scoprire dove le sue specifiche attese hanno avvenire. Meglio: un Avvenire con la “A” maiuscola».
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