CIRÒ È stata individuata e rintracciata dai carabinieri della Stazione di Cirò Superiore la madre del neonato il cui cadavere è stato trovato domenica scorsa sotterrato nel giardino di una abitazione nel paese del Crotonese. Si tratta di una ventiduenne moldava. La giovane aveva lavorato come badante nella casa dove è stato rinvenuto il cadavere fino al dicembre scorso quando poi aveva lasciato l’impiego e Cirò per trasferirsi in un paese del Leccese. Sentita in merito a quanto accaduto, la giovane ha detto di essere rimasta incinta nel suo Paese di origine, di avere partorito in casa poco prima di Natale senza l’aiuto di nessuno e che il bambino è nato morto. In seguito, presa dal panico – sempre secondo il suo racconto – ha seppellito il corpicino nel giardino. Fondamentali a questo punto sono i risultati dell’autopsia svolta oggi e che dovranno chiarire le cause della morte e definire se la donna, iscritta nel registro degli indagati, dovrà rispondere solo di occultamento di cadavere o anche di infanticidio.
L’AUTOPSIA L’autopsia eseguita oggi (29 marzo) sul corpo del neonato trovato morto a Cirò si sono concluse
nell’obitorio di Crotone. In attesa dei risultati degli esami di laboratorio, da cui emerga un riscontro certo e definitivo, i primi rilievi, secondo quanto si è appreso, avrebbero evidenziato la compatibilità tra l’indagine compiuta dal medico legale Massimiliano Rizzo sul cadavere del bimbo ed il racconto fatto dalla madre.
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