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Infrastrutture, forcing di Oliverio per 106 e aeroporto Sant’Anna

Riunione alla Regione per fare il punto sul progetto di variante dalla Statale jonica con Comuni e Province: il governatore sollecita il ministero a velocizzare l’iter

Pubblicato il: 01/04/2019 – 17:29
Infrastrutture, forcing di Oliverio per 106 e aeroporto Sant’Anna

CATANZARO Le infrastrutture tra le priorità dell’agenda del governatore Mario Oliverio, che oggi ha presieduto alla Cittadella una riunione per fare il punto sul progetto di variante del tracciato della statale 106 tra Catanzaro e Crotone: l’incontro è servito anche per rilanciare le quotazioni dell’aeroporto pitagorico nel contesto di un serrato “forcing” che Oliverio ha attivato nei confronti del ministero guidato dal pentastellato Danilo Toninelli.
LA VARIANTE 106 CATANZARO-CROTONE A partecipare all’incontro alla variante della statale 106 Catanzaro-Crotone promosso dal presidente della Regione, affiancato dall’assessore Roberto Musmanno e dalla capogruppo di “Calabria in Rete” Flora Sculco, numerosi sindaci e amministratori in rappresentanza dei 38 Comuni che hanno dato l’ok al progetto, condiviso anche dalle Province di Catanzaro e Crotone, presenti alla Cittadella rispettivamente con Sergio Abramo e Ugo Pugliese. Oliverio in primo luogo ripercorre lo stato dell’arte del progetto, che nelle intenzioni dei promotori dovrà dimezzare, fino a poco più di mezzora, i tempi di percorrenza tra Catanzaro e Crotone. «A maggio ad Anas, alla presenza dell’allora amministratore delegato di Anas Armani, come Regione abbiamo proposto uno studio di fattibilità che l’Anas si è impegnata a fare. Lo studio di fattibilità – rileva il governatore – è stato depositato lo scorso 5 febbraio al ministero delle Infrastrutture ed è stato inviato a noi come Regione per conoscenza. Oggi abbiamo convocato i sindaci per informarli di questa situazione e di sollecitare e il ministero e il ministro Toninelli, al quale ho inviato una lettera nei giorni scorsi, per attivare immediatamente la consultazione dei cittadini. Infatti per questo progetto abbiamo proposto un metodo nuovo, quello della consultazione dei cittadini, per evitare che su opere importanti sorgano poi successivamente dei problemi, esempio comitati o iniziative di contrasto». Oliverio quindi aggiunge: «Attendiamo che questa consultazione sia attivata subito, perché la legge prevede che il ministero insieme alla Regione attivi la consultazione dei sindaci, e quindi proceda per i definitivi assensi dei cittadini e dei consigli comunali e per la progettazione e la realizzazione dell’opera, reperendo le risorse nella programmazione delle infrastrutture».
IL FUTURO DELL’AEROPORTO PITAGORICO Ma al centro dell’attenzione, e anche delle polemiche di queste ultime ore, c’è anche l’aeroporto di Crotone, con tutte le incognite perennemente legate al suo futuro. Anche qui Oliverio fotografa la situazione: «Abbiamo chiesto l’attivazione degli oneri di servizio considerata la condizione particolare dello scalo crotonese, nei giorni scorsi il ministero ha risposto che non ci sono le condizioni, per i collegamenti da noi richiesti e cioè Roma, Torino e Milasno, per attivare gli oneri di servizio. Noi invece siamo convinti che questa nostra richiesta va approfondita e per questo insisteremo». Il governatore si scaglia quindi contro «qualche parlamentare del Movimento 5 Stelle, che, cercando di cambiare le carte in tavola, ha parlato di inadempienza della Regione. Li invito ad approfondire normative e leggi e a rivolgersi al ministro Toninelli, perché prima di pronunciare valutazioni bisogna realmente i fatti. Io rispetto tutti ma quando si affrontano problemi di interesse collettivo e generale – osserva il governatore – bisogna avere il buon senso di evitare parole in libera uscita, che fanno fare solo brutte figure». In pressing sull’aeroporto di Crotone anche la capogruppo di “Calabria in Rete” Flora Sculco: «C’è un fatto negativo che in questi giorni ci ha tenuto in allarme e preoccupazione, e cioè che il ministero delle Infrastrutture ha rifiutato la proposta avanzata dalla Regione di utilizzare gli oneri di servizio per utilizzare quattro tratte, tratte che non sono state ritenute utili dal ministero ritenendo lo scalo di Crotone più o meno un duplicato di quello di Lamezia. Questo assunto – dice la Sculco – non possiamo accettarlo: abbiamo fatto tante battaglie per tenere in vita lo scalo di Crotone e dobbiamo ancora una volta convincere il governo nazionale che la Calabria e il territorio di Crotone, che a sua volta è marginale anche rispetto agli altri territori della Calabria, hanno necessità di mantenere e anche potenziare le proprie infrastrutture. Su questo non possiamo assolutamente retrocedere». (a. cant.)

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