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Regione, nuovo “sceriffo” all’Anticorruzione: ora tocca alla Amatruda

La Giunta ha deliberato la nomina della dirigente della delegazione di Roma, chiamata a ricoprire un incarico che sta vivendo mesi travagliati, tra scandali, rinunce e zone d’ombra. «Avrò bisogno d…

Pubblicato il: 02/04/2019 – 20:17
Regione, nuovo “sceriffo” all’Anticorruzione: ora tocca alla Amatruda

CATANZARO L’ennesima ricerca, quasi disperata, del responsabile dell’Anticorruzione della Regione è finita. Per come riporta una nota dell’Ufficio stampa della Giunta, l’esecutivo guidato dal governatore Mario Oliverio ha individuato la nuova dirigente che dovrà fare da “sceriffo” e occuparsi della materia più delicata e sicuramente più scomoda che possa toccare un amministratore pubblico, quella di responsabile regionale della prevenzione alla corruzione e della trasparenza: si tratta di Ersilia Amatruda, dirigente del settore Delegazione di Roma. È l’ennesima nomina che si accavalla in questi ultimi mesi contrassegnati da rinunce, dimissioni, zone d’ombra e anche qualche mistero. La nomina della Amatruda dovrebbe essere arrivata al fondo della selezione selezione avviata, a fine febbraio, con la pubblicazione di un avviso interno, riservato ai dirigenti di ruolo della Giunta, per il conferimento dell’incarico di Responsabile dell’Anticorruzione e della Trasparenza dell’ente. L’avviso era stato indetto dopo che lo scorso 15 febbraio la Giunta regionale aveva preso atto della rinuncia del dirigente individuato per l’incarico, Giovanna La Terra, che aveva lasciato il ruolo dopo poco più di dieci giorni dalla sua designazione: per «motivi personali», era stata la giustificazione ufficiale fornita dagli interessati, anche se in pochi ci hanno davvero creduto. Anche perché da mesi l’incarico di responsabile dell’Anticorruzione della Regione Calabria è sottoposto a continui cambi e colpi di scena, non del tutto lineari nel loro susseguirsi. Prima della rinuncia della La Terra, la Giunta, lo scorso 10 gennaio, aveva preso atto della «volontà di non proseguire» nell’incarico da parte di un altro dirigente, Francesca Palumbo, la cui nomina tra l’altro era stata fortemente contestata da un collega dell’Avvocatura e dal sindacato Csa-Cisal: la stessa Palumbo, peraltro, prima di gettare la spugna, avrebbe anche messo nero su bianco una relazione piuttosto impietosa sul grado di collaborazione (cioè, di non collaborazione) di buona parte dei Dipartimenti regionali in tema di flussi informativi ne comunicativi e sulla rotazione del personale. In precedenza, a ottobre, un’altra dirigente responsabile dell’Anticorruzione della Regione, Maria Gabriella Rizzo, era stata coinvolta in un’inchiesta della magistratura con l’accusa di corruzione. Ora tocca ad Ersilia Amatruda, che certo non avrà un lavoro facile ma un bel po’ di rogne da sbrogliare e di ostacoli da aggirare. Ma si spera che stavolta sia davvero la volta buona.
AMATRUDA: «SERVIRÀ L’AIUTO DI TUTTI» «Sono fiera e orgogliosa di essere stata individuata, tra i dirigenti della Regione Calabria, quale responsabile della Prevenzione della corruzione e trasparenza, incarico gravoso e delicato, previsto dalla Legge 190/2012 quale strumento, unitamente al Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e Trasparenza, per prevenire il diffondersi della corruzione all’interno della pubblica amministrazione». Lo dichiara Ersilia Amatruda. Che continua: «Il nostro amato Pontefice Francesco ha sostenuto: “La corruzione ferisce la dignità umana e va quindi combattuta con forza. È un male basato sull’idolatria del denaro che ferisce la dignità umana ”. Al fine di rendere tale funzione più efficace possibile costituirò fin dal mio insediamento un gruppo di validi funzionari, tenaci e determinati, che insieme alla sottoscritta, e con la collaborazione di tutta la struttura amministrativa regionale, suddivisa nelle sue articolazioni funzionali e territoriali, porrà in essere quanto necessario per adempiere alle prescrizioni legislative. Per raggiungere l’auspicato obiettivo di prevenire i fenomeni corruttivi, fin dalla loro primigenia forma di atti di maladministration, mi servirà la collaborazione di tutti i dipendenti regionali nonché di tutti i cittadini calabresi che hanno a cuore il bene della nostra meravigliosa terra… la nostra amata Calabria. Concludo ringraziando per la fiducia che hanno riposto in me il Presidente Oliverio e tutta la Giunta Regionale, certa che farò di tutto per non deludere le loro più che legittime aspettative». (a. cant.)

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