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Nomina primario a Reggio, Sapia: «Denuncerò in Procura»

Il deputato 5 Stelle attacca i vertici dell’Azienda per l’incarico affidato al dottor Ianni: «Atto illegittimo, concorso è stato annullato». Scaffidi: «C’è ipotesi di truffa»

Pubblicato il: 03/04/2019 – 11:44
Nomina primario a Reggio, Sapia: «Denuncerò in Procura»

REGGIO CALABRIA «Il direttore delle Risorse umane e il responsabile amministrativo dell’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria, nella fattispecie Giuseppe Neri e Francesco Araniti, hanno determinato l’assegnazione del medico Angelo Ianni ad altra funzione nell’unità operativa Medicina di Urgenza e Pronto soccorso del predetto ospedale, benché il professionista non ne sia dipendente e malgrado il concorso a primario dello stesso reparto, che questi aveva vinto, sia stato annullato dal giudice del lavoro secondo quanto di seguito chiarirò». Lo denuncia, in una nota, il deputato M5s Francesco Sapia, della commissione Sanità. «Si tratta di un atto che non ha alcun fondamento giuridico – aggiunge – e che, soprattutto, costituisce grave, manifesta elusione della sentenza dello scorso 7 marzo, con cui il giudice del lavoro ha obbligato ad annullare la procedura valutativa del concorso in questione, stabilendo che essa va ripetuta».
«Nella pubblica amministrazione – sottolinea l’esponente del Movimento 5 stelle – si accede per concorso e non altrimenti. Inoltre, nello specifico manca l’autorizzazione da parte del commissario ad acta all’attivazione del posto affidato a Ianni, in maniera illegittima, nell’Azienda ospedaliera reggina».
«Tutta la vicenda del riferito concorso a primario – precisa – è da tempo all’attenzione della magistratura penale. Nel merito il gip ha respinto la richiesta di archiviazione delle indagini relative al concorso in predicato, chiedendo alla Procura di Reggio Calabria di allargare l’inchiesta».
«Ancora, il collegio sindacale – evidenzia il parlamentare 5Stelle – non si può esimere dal bocciare l’atto in argomento, che rappresenta una truffa clamorosa nei confronti del Servizio sanitario regionale, poiché nella stessa determina in parola è scritto che essa non comporta spese per l’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria». «Del caso, forse unico in Italia, investirò – conclude Sapia – la Procura della Repubblica, la Corte dei conti, i ministri della Salute e dell’Interno e la struttura commissariale del governo preposta all’attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario regionale».
SCAFFIDI: «C’È IPOTESI DI TRUFFA»  E sulla vicenda della nomina del primario dell’ospedale di Reggio anche il segretario aziendale Uil Medici Gianluigi Scaffidi chiede approfondimenti. In una missiva indirizzata alla Procura della Repubblica di Reggio, al Commissario Cotticelli, al dirigente generale del dipartimento Tutela della salute, alla Procura regionale della Corte dei conti, al commissario Gom Reggio Calabria, al direttore sanitario Gom Reggio Calabria nonché alla responsabile Anticorruzione Gom Reggio Calabria al collegio sindacale Gom Reggio Calabria chiede di intervenire su quanto accaduto. In particolare nella lettera il sindacalista ricostruisce la vicenda. «Con la sentenza n. 419/2019 il giudice del Tribunale di Reggio Calabria Sezione Lavoro – si legge nella missiva – su ricorso di uno dei partecipanti al concorso per direttore della Uoc “M.C.A.E.” in esito alla quale l’Azienda ha nominato vincitore il dr. Angelo Ianni, ha disposto “l’annullamento della procedura valutativa limitatamente alla comparazione delle posizioni del ricorrente, del dr. Ianni e del dr. Marrara inseriti nella terna finale, procedendo la commissione esaminatrice alla rinnovazione della valutazione dei titoli e alla nuova effettuazione del colloquio, avuto riguardo alle previsioni di legge, di contratto collettivo, delle linee guida regionali, dell’avviso pubblico modificato e dei criteri di attribuzione già adottati dalla Commissione ma rivalutando i curriculum dei tre candidati per tutto quanto presentato e ritualmente acquisito in sede di procedimento”».
«L’Azienda, con delibera n. 169 del 19/3/201\9, ha recepito – prosegue – in modo scorretto e parziale, tale sentenza limitandosi a revocare l’incarico di direttore della UOC al dr. Angelo Ianni e demandando al direttore della UOC Gestione e Sviluppo Risorse Umane e Formazione “gli adempimenti relativi alle politiche del personale e scaturenti dalla sentenza”. E’ noto a tutti che in una azienda ospedaliera le “politiche del personale” siano gestite dal direttore del relativo ufficio e non dalla triade direzionale. Evidente giochino di sponda».
«Con la determina in oggetto il direttore della UOC Gestione e Sviluppo Risorse Umane e Formazione ha assegnato al dr. Angelo Ianni la funzione “di dirigente medico di primo livello (peraltro figura giuridica estinta da venti anni) con il trattamento economico relativo alla funzione di destinazione presso la medesima struttura” in cui il Giudice del Lavoro aveva annullato il concorso a direttore».
Secondo Scaffidi, l’Azienda con quella determina avrebbe «eluso la sentenza del Giudice del Lavoro, violato l’art. 13 comma 1 del CCNL 1998-2001 in quanto il dr. Angelo Ianni non ha effettuato alcun concorso pubblico per essere assunto a tempo indeterminato presso questa Azienda. Si precisa che il dr. Angelo Ianni, al momento del concorso, non era dipendente di questa Azienda bensì dell’AOU “S. Andrea” di Roma e, pertanto, quella è la sede naturale in cui il dr. Angelo Ianni può richiedere collocazione»
Inoltre, per il sindacalista, quell’atto avrebbe determinato «una ipotesi di truffa ai danni del Ssr in quanto nella P.A. si accede esclusivamente ed obbligatoriamente attraverso concorso pubblico» oltre che «un danno erariale in quanto, contrariamente a quanto in modo inveritiero attestato nell’atto, il provvedimento comporta spese e costi per l’Azienda». Ma non solo quella determina «elude – stando a quanto sollecitato da Scaffidi – il dovuto ed obbligatorio decreto del Commissario ad acta di autorizzazione all’attivazione del posto assegnato al dr. Angelo Ianni» e «riesce, miracolosamente, a non citare mai la sentenza del Giudice del Lavoro in una determina che dovrebbe recepirne esclusivamente gli effetti» e inoltre «lede i diritti del primo soggetto collocato nella graduatoria aperta per dirigente medico nella UOC “M.C.A.E.”»
«Giova, infine, evidenziare – scrive ancora Scaffidi – che di recente il g.i.p. della Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha respinto la richiesta del p.m. di archiviazione del ricorso presentato anche in sede penale chiedendo anzi di approfondire ed allargare l’indagine sulla scorta di documentate forzature nell’ambito della procedura concorsuale che ha visto vincitore il dr. Angelo Ianni». Per tutti questi aspetti il segretario aziendale di Uil medici «chiede ai singoli destinatari il dovuto intervento d’ufficio ciascuno per le proprie competenze ponendo, contestualmente, la domanda se in Calabria contano più le leggi o le logge».
 
 

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