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Il decalogo di Libera per i candidati a Corigliano Rossano

di Luca Latella CORIGLIANO ROSSANO Quando si vuole «operare coerentemente e per il bene del territorio, dedicare l’attenzione della comunità anche alle fasce più deboli, lavorando per il bene comun…

Pubblicato il: 05/04/2019 – 18:55
Il decalogo di Libera per i candidati a Corigliano Rossano

di Luca Latella
CORIGLIANO ROSSANO Quando si vuole «operare coerentemente e per il bene del territorio, dedicare l’attenzione della comunità anche alle fasce più deboli, lavorando per il bene comune con trasparenza, legalità e responsabilità», allora capita che associazioni come “Libera, nomi e numeri contro le mafie”, chiedano degli impegni ai candidati a sindaco.
Il prossimo 26 maggio si voterà per le prime elezioni comunali della neonata città e il presidio di Libera di Corigliano Rossano intitolato a “Mario e Gianluca Congiusta” lancia un appello composto di dieci punti.
Dieci argomenti che i rappresentanti dell’associazione vorrebbero che i quattro candidati a sindaco – Gino Promenzio, Giuseppe Graziano, Flavio Stasi e Claudio Fiorentino – sottoscrivessero e facessero propri in campagna elettorale.
Primi fra tutti, non potevano mancare la “legalità” e la “trasparenza”. Quindi, la richiesta è quella di rispettare i vincoli di legge che fissano un tetto massimo di spesa per la campagna elettorale e rendicontare pubblicamente le spese sostenute, permettendo di identificare la fonte delle risorse.
Segue “attenzione e prudenza”, ovvero rifiutare qualsiasi forma di sostegno che condizioni la corretta azione amministrativa.
Tocca poi alla “responsabilità”, rendendo pubblici i curricula, il reddito e il patrimonio, potenziali conflitti di interesse ed eventuali procedimenti giudiziari o condanne subite.
Attraverso il “rispetto e la sobrietà”, Libera chiede ai candidati a sindaco di osservare un comportamento consono al ruolo pubblico e di favorire la più ampia libertà di espressione. Sotto il profilo “etico”, ancora, invita a promuovere e adottare, anche da parte del Comune una volta eletto, un codice etico-comportamentale su modello della Carta di Avviso Pubblico. Un impegno che si concretizzi, quindi, attraverso progetti, attività e incontri pubblici per la crescita di una cultura etica di cittadinanza consapevole e responsabile, con particolare cura nei confronti delle giovani generazioni attraverso interventi costanti e periodici nelle scuole e nei luoghi di aggregazione giovanile.
Libera chiede, inoltre, di “contrastare le mafie e la corruzione”, promuovendo misure di prevenzione della corruzione, con strumenti concreti di contrasto volti a dissuadere le organizzazioni criminali a infiltrare la vita economica, sociale e politica del nostro territorio. E invoca “incoraggiamento e sostegno”, anche economico, attraverso esenzione del pagamento di tutti i tributi comunali, per gli imprenditori che denunciano estorsione e usura.
L’appello di Libera si chiude con gli ultimi due punti. Il “no all’azzardo”, ponendo sotto strettissima attenzione il gioco che sfocia nella ludopatia, un “fenomeno che risulta strettamente connesso a forme diverse di criminalità, corruzione, evasione fiscale e allo sviluppo di stili di vita caratterizzati da dipendenza”. A tal proposito basterebbe rammentare che lo scorso anno a Corigliano Rossano sono stati giocati solo alle slot 64 milioni di euro (28 a Corigliano, 36 a Rossano).
Per ultimo, ma non meno importante, il “welfare e l’accoglienza”. Libera vorrebbe impegnare i candidati a sviluppare e accrescere i servizi sociali, educativi, culturali. Ed intenderli come risorsa qualitativa e non costo quantitativo. Ma anche sostegno a chi vive in condizioni di vulnerabilità, favorendo accoglienza e integrazione dei migranti.
«Con il nostro appello – dice il referente del presidio di Libera Corigliano Rossano, Gennaro De Rosa, invitando i candidati alla sottoscrizione – rinnoviamo l’invito ad un incontro pubblico su questi temi che riteniamo fondamentali per avviare un processo reale di cambiamento, attraverso l’impegno di coloro che saranno gli amministratori della nuova città unica». (redazione@corrierecal.it)

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