CATANZARO Il Tribunale di Catanzaro con sentenza numero 598/2019 depositata l’1 aprile 2019, accogliendo integralmente le tesi difensive svolte dall’avvocato Oreste Morcavallo, nell’interesse della Regione Calabria, ha accolto il ricorso e ha condannato l’avvocato Francesco Zoccali, ex dg della Presidenza nell’era Scopelliti, alla restituzione della somma di 248.965,65 euro oltre interessi legali.
I FATTI Con ricorso al Giudice del lavoro di Catanzaro proposto nel 2016, l’ex supermanager Zoccali ha contestato i provvedimenti assunti dal presidente Oliverio e dalla nuova Giunta regionale con cui era stato rimosso dalle funzioni per cessazione dell’incarico dirigenziale connesso al nuovo assetto politico-amministrativo regionale.
Nel ricorso l’avvocato chiedeva il reintegro nelle funzioni e il risarcimento danni pari alle indennità non percepite per l’incarico di segretario generale della Regione Calabria.
Con sentenza del 22 marzo 2016, il Giudice del lavoro ha accolto in parte la domanda condannando la Regione al pagamento della somma richiesta.
In esecuzione della sentenza la Regione ha corrisposto a Zoccali la somma indicata dalla sentenza.
La Regione, difesa dall’avvocato Morcavallo, ha proposto appello e sostenuto la piena legittimità degli atti adottati nei confronti di Zoccali e di altri dirigenti generali, in forza di una legge regionale che riconosce la cessazione delle funzioni all’atto dell’insediamento della nuova giunta regionale e all’origine la nullità dell’incarico conferito dalla giunta Scopelliti a Zoccali, per il mancato esperimento di procedura a evidenza pubblica.
La Corte d’Appello con sentenza dell’11 aprile 2017 ha accolto l’appello della Regione, rigettando la domanda originaria proposta dal manager “spodestato”.
Con atto di citazione del 2017 la Regione, difesa dall’avvocato Morcavallo, citava l’avvocato davanti al Tribunale di Catanzaro per sentirlo condannare alla restituzione, in favore della Regione, delle somme indebitamente percepite. Il Tribunale di Catanzaro ha ora l’ex dg a restituire la somma di 248.965,65 euro oltre interessi legali dal 21 novembre 2016 sino al soddisfo.
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