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Rende, Manna è pronto per il bis: «I numeri sono dalla nostra parte»

La campagna elettorale per le Amminsitrative entra nel vivo. Stoccate al rivale Sandro Principe. «Noi non lasciamo nessun debito sulle spalle dei nostri figli»

Pubblicato il: 05/04/2019 – 22:15
Rende, Manna è pronto per il bis: «I numeri sono dalla nostra parte»

di Michele Presta
RENDE Marcello Manna è pronto a bissare l’esperienza amministrativa. Approvato il bilancio di previsione, il primo cittadino di Rende, in mano adesso ha la relazione di fine mandato. La sfoglia soddisfatto all’incontro che ha organizzato in un hotel della città. La sala pullula di sostenitori, ci sono i suoi assessori e i consiglieri sempre fedeli. Il rettore dell’Unical ed i comandati della stazione dei Carabinieri e della Polizia Municipale. I sostenitori non mancano, la cerchia del “Laboratorio Civico” è solida almeno quanto i risultati che Manna ha messo nero su bianco nelle pagine della relazione. «Abbiamo riconsegnato alla città la trasparenza degli atti amministrativi con il nostro portale, presentare quello che abbiamo fatto va in questa direzione». Prima lo sussurra all’ingresso della sala, poi lo ripete quando si accomoda davanti alla platea. Incassa il primo applauso utile a rompere il ghiaccio e che permette ai tecnici di cambiare un microfono che gracchia. «Se ce ne andremo non lasceremo debiti ai nostri figli». Già il buco di bilancio, quello per il quale Rende ha rischiato il dissesto finanziario. «A differenza degli altri le 74 ditte che al 31 dicembre hanno lavorato con noi sono state pagate tutte». E l’allusione al candidato rivale Sandro Principe non sono così velate. Nei giorni scorsi non se le sono mandate a dire ed adesso che la campagna elettorale è ufficialmente iniziata ognuno mette i suoi puntini sulle “i”. «Abbiamo risanato le casse comunali, debiti per oltre 9 milioni di euro –prosegue Manna-, non possiamo che continuare così perché questa e la strada giusta». E ad i suoi ex alleati che oggi sostengono Talarico (qui la notizia) replica: «I fatti parlano da soli, avevamo un progetto ma con loro non si poteva andare in consiglio comunale perché si pensava alle poltrone io sono qui per fare progetti non per distribuire poltrone».
DALLE OPERE PUBBLICHE ALLA RENDE SERVIZI Nessun debito, un piano di rientro nel buco di bilancio che va nella giusta direzione ed altri numeri da evidenziare. «Chi dice che l’economia a Rende è morta –dice Manna- non ha visto quante nuove attività sono sorte negli ultimi anni. Ma non solo, rispetto a quando mi sono insediato ci sono 1400 residenti in più siamo in controtendenza rispetto a tutta la Calabria». In rassegna ci sono una serie di opere da realizzare: dalla caserma dei Vigili del Fuoco allo svincolo autostradale di Settimo di Montalto, altre già concluse. «Mi dicono che ho dato un’accelerata negli ultimi mesi. Sono persone che non hanno mai amministrato, i tempi della burocrazia ed i tempi amministrativi non sempre coincidono». Il sindaco elenca le scuole che sono state oggetto di finanziamento e riqualificazione, poi il Palasport e i lavori di ordinaria amministrazione ma un passaggio più approfondito è dedicato all’ente in house del comune. «Sulla Rende Servizi ci recriminano di non essere intervenuti prima, ma chi dice questo tradisce la città –spiega Manna-. La Rende Servizi era interessata da una procedura fallimentare per circa 2milioni e 700 mila euro che soltanto 3 giorni fa ha avuto dal tribunale il decreto di omologazione sulla transizione del debito. Noi possiamo dire di averla salvata e possiamo ripartire con un bilancio che è finalmente positivo e sano che ci consente di andare oltre le parole».
SOS DIPENDENTI I residenti storici della città si mescolano con la popolazione universitaria e con quella che anima l’area industriale. «Siamo una città unica, i soldi che riceviamo per la nostra popolazione ufficiale non sono ponderati ai servizi che dobbiamo dare per tutti. Siamo sotto organico come vigili urbani (18 a fronte dei 70 previsti per una città da 35mila abitanti), ma i disservizi sono calibrati anche su altri settori». (m.presta@corrierecal.it)

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