RENDE Di ufficiale, dal pianeta Cinquestelle, non è ancora filtrato nulla. Soltanto rumors riguardo a riunioni burrascose nel meet up di Rende. Ma una indiscrezione preoccupante arriva dai vertici del Movimento, e riguarda alcune complicazioni nel processo di validazione della lista che correrà alle prossime amministrative nel centro di Oltrecampagnano. Il “bollino di qualità” M5S non è ancora arrivato: questione – in parte – di normali tempi tecnici, in parte di inciampi nel processo di controllo dei candidati e dei loro curriculum. Di più non è dato sapere, se non che le fasi di verifica sono state due – una locale e una nazionale – e che le voci nate dopo le verifiche hanno creato più di qualche tensione nella formazione che si avvia, dopo il buon risultato delle ultime amministrative, a sfidare le “corazzate” dei partiti tradizionali.
I controlli sul passato (politico e non) degli aspiranti portavoce del M5S sono sempre un passaggio delicato. Che ha riservato parecchie sorprese, con esclusioni clamorose in nome di regole che restringono il campo dei candidati. È già successo anche in Calabria alle ultime elezioni politiche, quando la scoperta dell’affiliazione di Bruno Azzerboni (candidato all’uninominale del Senato nel collegio Reggio-Gioia) a una loggia massonica ne aveva provocato l’espulsione dal Movimento. Anche davanti alle rimostranze del candidato (che spiegò di aver abbandonato la massoneria nel 2017), i vertici del M5S furono irremovibili. I colpi di scena, insomma, rientrano sempre nel campo delle possibilità: che arrivino dallo screening dei trascorsi politici dei candidati oppure dall’analisi della loro fedina penale.
E nel meet up rendese la tensione è alta, dopo una riunione “caldissima” nei giorni scorsi, quando sono volate parole grosse tra alcuni candidati della lista, uno dei quali sarebbe a rischi espulsione.
A Rende, nel 2014, il candidato a sindaco del Movimento Cinquestelle (Domenico Miceli) ha ottenuto oltre 2mila voti, il 9,71% delle preferenze: quanto bastò per entrare nel primo consiglio comunale dell’era post-principiana. (ppp)
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