REGGIO CALABRIA È morto a Reggio Calabria l’ex procuratore della Repubblica di Palmi Giuseppe Tuccio. Da tempo in precarie condizioni di salute, Tuccio, che aveva 85 anni, è deceduto, a causa di un’improvvisa complicazione polmonare, nel Policlinico “Madonna della Consolazione”.
Dopo avere lavorato come funzionario della polizia di Stato, ricoprendo anche le funzioni di dirigente della Squadra mobile di Caltanissetta, Tuccio aveva cominciato la carriera di magistrato a Messina e Agrigento e, successivamente, nelle Preture di Brancaleone e Reggio Calabria. In quest’ultima sede giudiziaria Tuccio era stato anche sostituto procuratore della Repubblica. Dopo una breve parentesi nella Sezione Civile, da Reggio Calabria Tuccio si trasferì al Tribunale di Palmi, esercitando le funzioni di Procuratore della Repubblica. Svolse poi le funzioni di presidente della Sezione Penale della Corte d’Appello di Catanzaro, concludendo la sua carriera come presidente di Sezione della Suprema Corte di Cassazione.
Negli ultimi anni, Tuccio era finito in qualità di imputato nel processo “Gotha”, con l’accusa di aver fatto parte di un’associazione segreta e di aver avuto rapporti di amicizia con l’avvocato Paolo Romeo, considerato il vertice della struttura masso-mafiosa che ha governato Reggio Calabria. Alcuni pentiti hanno riferito che Tuccio, negli anni in cui svolgeva il suo incarico a Palmi, avrebbe favorito i clan. L’ex giudice è morto prima che il processo facesse luce su queste accuse, rispetto alle quali si è sempre professato innocente.
I funerali si svolgeranno lunedì, alle 15.30, nel Santuario di Sant’Antonio di Reggio Calabria.
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