VIBO VALENTIA La fusione di sette paesi dell’Angitolano permetterebbe di dare vita al secondo Comune per numero di abitanti di tutta la provincia di Vibo. Ci stanno pensando concretamente i sindaci Giuseppe Condello (San Nicola da Crissa), Marco Martino (Capistrano), Antonio Lampasi (Monterosso Calabro), Massimo Trimmeliti (Filogaso), Danilo Silvaggio (Maierato), Giuseppe Pizzonia (Francavilla Angitola) e Domenico Amoroso (Polia). Se n’è parlato in un incontro tenutosi a Maierato e un primo passo è stato compiuto: i sindaci hanno stilato in maniera condivisa, con analogo testo, una delibera che è in via di approvazione nelle rispettive giunte comunali. L’atto darà il via all’iter burocratico e porterà anche a uno studio di fattibilità propedeutico alla fusione. Andranno insomma analizzati i potenziali vantaggi relativi al contenimento delle spese e all’eventuale acquisizione di finanziamenti che potrebbero essere di gran lunga superiori rispetto a quelli di cui attualmente beneficiano i sette Comuni. Vantaggi che quindi avrebbero, nelle idee dei promotori della fusione, ripercussioni di natura economico-finanziaria ma anche sociale. Presto la proposta potrebbe approdare nei rispettivi consigli comunali e poi a decidere potrebbero essere chiamati i cittadini tramite un referendum popolare con un apposito quesito sulla fusione in un unico centro. Necessaria però per il completamento dell’iter sarebbe anche una legge regionale e un passaggio nella massima assemblea elettiva calabrese. Il cammino è insomma ancora lungo, ma se si dovesse arrivare alla fusione il nuovo Comune dovrebbe contare su ben oltre 10mila abitanti, dei quali 2.175 (dati Istat 2018) attualmente residenti a Maierato, 1.906 a Francavilla Angitola, 1.663 a Monterosso, 1.416 a Filogaso, 1.312 a San Nicola da Crissa, 1.019 a Capistrano e 974 a Polia. (spel)
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