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Stasi: «Corigliano Rossano città allo sbando»

CORIGLIANO ROSSANO Una «città allo sbando». Non usa mezzi termini, Flavio Stasi. Il movimentista di sinistra candidato a sindaco di Corigliano Rossano, punta l’indice sul bilancio attualmente in ap…

Pubblicato il: 08/04/2019 – 17:31
Stasi: «Corigliano Rossano città allo sbando»

CORIGLIANO ROSSANO Una «città allo sbando». Non usa mezzi termini, Flavio Stasi. Il movimentista di sinistra candidato a sindaco di Corigliano Rossano, punta l’indice sul bilancio attualmente in approvazione e sulla crisi idrica che in questi giorni sta consumando il sistema nervoso dei residenti del centro storico di Rossano.
BILANCIO Nella sua disamina del momento, esordisce col rammentare di aver chiesto un confronto in tema di bilancio al commissario, senza neanche essere preso in considerazione. «Si è invece preferito spendere circa 13mila euro affidando a consulenti esterni il compito di formulare il bilancio di previsione 2019 nonostante, allo stesso tempo, lo stesso ufficio commissariale – dice il portavoce della coalizione civica che lo sostiene – avesse deciso di nominare un dirigente a tempo determinato proprio per il settore finanziario del Comune, ovviamente impegnando altre risorse pubbliche. Una condotta che ancora una volta, in totale solitudine, giudichiamo profondamente inadeguata».
CRISI IDRICA Nel frattempo «a nessuno – aggiunge Stasi – sta sfuggendo l’ennesima crisi idrica nell’area rossanese della città, con particolare riferimento al centro storico», da attribuire, evidenzia, a «20 anni di gestione folle delle infrastrutture primarie comunali, quelli della famosa “acqua antigravitazionale”, e non alla giunta commissariale». Ma, l’occasione è buona, secondo il movimentista, per indicare la «pessima gestione dell’emergenza nonostante il duro lavoro di molti dipendenti comunali, sia in termini di trasparenza che di efficacia». Ricorda anche di aver chiesto l’istituzione di una task-force per l’emergenza idrica e la pubblicazione di un piano trasparente per l’approvvigionamento dell’acqua in caso di crisi che tenesse conto di alcune priorità (anziani, diversamente abili, attività eccetera).
«Ed invece siamo ancora al servizio “a chiamata”, che per altro espone gli stessi dipendenti alla legittima rabbia dei cittadini. Ma questa è una giunta commissariale – conclude rimarcando la necessità del rifacimento della condotta idrica – che, purtroppo, lavora alla giornata e non ascolta i suggerimenti di chi tiene al corretto funzionamento delle istituzioni».
Una crisi ciclica e atavica, insomma, che sta attanagliando Rossano Alta da quasi cinque giorni e che sta spingendo i residenti sull’orlo di una crisi di nervi. (lula)
 

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