COSENZA «Ho consegnato criminali alla giustizia, detto a madri che i loro figli erano morti, affrontato folle e visto le peggiori miserie umane. Ma conservo ancora lo stesso spirito con il quale sono entrata 30 anni fa in polizia e che mi permette di stare con orgoglio tra i miei colleghi e tra la gente». É la prima festa della polizia di Stato per Giovanna Petrocca con l’incarico di questore, ma il capo della polizia per l’intera provincia di Cosenza, alle formalità della cerimonia per festeggiare i 167 dalla fondazione del corpo di polizia aggiunge con garbo anche una dose di emozione e ferma convinzione del ruolo che le è stato affidato.
«Mi sono laureata in giurisprudenza, poi sono diventata commissario. Una lunga gavetta ed adesso questo compito al fianco di uomini di valore che non posso che ringraziare». E non è un caso che sia stato riconosciuto un encomio solenne al vice questore Fabio Catalano per il suo contributo dato nel corso di indagini svolte a smantellare una imponente rete di narcotrafficati ed al vice questore Giovanni Spina per aver tratto in salvo lungo il tratto autostradale diversi automobilisti rimasti in panne nel corso di una tormenta di neve. Insieme ai due vice-questore hanno ricevuto encomio l’assistente capo Vito Sabina, l’assistente capo Antonio Sanno, l’assistente capo Antonio Cozza, l’assistente capo Luigi Sirimarco, l’assistente capo Giovanni Termini e l’assistente capo Vincenzo Cariati. Encomio anche al sovrintendente Carmelo Caruso. Il capo della polizia, Franco Gabrielli, ha mandato anche una lettera di ringraziamento per il servizio svolto dagli assistente capo Francesco Altomare, Francesco Sorrentino e Francesco Angione, nonché degli agenti: Marco Francesco Catalano, Paolo Daniele Pagano e Francesco Principato. La cerimonia che si è svolta alla presenza delle cariche civili e militari è stata anche l’occasione per festeggiare il 60esimo anno dall’istituzione dell’allora corpo di polizia femminile, che ha dato possibilità alle donne di far parte della polizia di Stato, ricoprendo a pieno titolo e a tutti i livelli un ruolo fondamentale ma anche il 100esimo anniversario dell’ emblema della polizia di Stato, l’aquila, che accompagna l’istituzione sin dal 1919, con il suo portato di storia, valori, tradizione, sacrificio e abnegazione, è stata realizzata una medaglia commemorativa, raffigurante l’aquila dorata dalle ali spiegate. Ricorrenze che sono state ricordate anche dal presidente della Repubblica e dal ministro dell’interno nei loro messaggi inviati a tutte le Questure d’Italia e lette anche a Cosenza dal palco allestito in piazza XI settembre dove si è svolta la manifestazione. (mi.pr.)
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