Ultimo aggiornamento alle 19:46
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

Rende, Principe torna nell'arena: «Non mi candido per avere una patacca sul petto»

Prima uscita pubblica per il candidato sindaco dell’area socialista-riformista. Presenti Aieta e Greco

Pubblicato il: 10/04/2019 – 22:02
Rende, Principe torna nell'arena: «Non mi candido per avere una patacca sul petto»

di Michele Presta
RENDE Sandro Principe ha finalmente la sua sera e la sua gente. Incontra la città nell’hotel diventato sede storica di tutti gli incontri del leader socialista rendese, che dalle sale convegni di quella struttura ha fatto passare tutte le fasi della sua vita politica. Sindaco, consigliere comunale, assessore regionale, sottosegretario di governo. È una storia che parla da sola. «Io di fare il sindaco non ne ho nessun bisogno. Né ho bisogno di attaccarmi un’altra medaglia al petto, ne ho già tante. Se sono candidato è perché sento il dovere di tornare al servizio della mia città e dei suoi cittadini».
Il comizio d’apertura della campagna elettorale infuoca i suoi supporters, “principiani” non dell’ultima ora: elettori che credono a quella idea di città. «Mi accusano (il sindaco Marcello Manna, ndr) che io rappresenterei un ritorno al passato –dice -. Il mio passato è soltanto un biglietto da visita che posso esibire. Avevamo un’idea e l’abbiamo portata a compimento». Il manifesto rosso, scritto in stampatello: “Sandro principe incontra la città” è incollato al pulpito del comizio. Le parole sono musica nell’orecchio di chi ascolta, vangelo per chi quelle idee le ha sempre condivise come Pietro Ruffolo seduto in prima fila e lì rimasto incollato per le oltre due ore di discorso. Glissa la domanda sul fatto che il Partito Socialista (quello ufficiale) lo abbia scaricato: «Adesso non è il momento», risponde. Ma gli attivisti politici ne sono convinti: «Dopo che vedranno stasera quanti siamo si ricrederanno». È Marcello Manna il rivale che più lo preoccupa ed è a lui che manda messaggi niente affatto velati: «In questo periodo in cui la politica è fatta solo di proposte strampalate, avere un passato come il nostro è solo sintomo di credibilità». Le persone lo applaudono, lui da un calice a piccoli sorsi bagna le labbra e va avanti.
«Una sedia per l’onorevole Aieta per favore». Il consigliere regionale di Cetraro si accomoda subito. «E volevo ringraziare l’onorevole Orlandino Greco che con il suo movimento sarà nostro alleato». Rompe così diverse settimane di pretattica il consigliere originario di Castrolibero. «Realizzeremo la città unica Cosenza-Rende e Castrolibero», puntualizza Principe.
I due consiglieri regionali incassano gli sguardi compiaciuti di chi gli riconosce di aver scelto il proprio leader. «Siamo socialisti e riformisti, per questo non possiamo accettare che questa città continui ad essere degradata, triste, sofferente dove anche gli investimenti immobiliari non fanno che perdere valore giorno, dopo giorno. Io mi auguro davvero di tornare a 5 o 6 anni fa – dice Principe – e da quel benessere progettare insieme il nostro futuro». C’è il welfare «basta con gli immigrati a chiedere l’elemosina davanti alle chiese», il rilancio economico della città attraverso un coinvolgimento attivo dell’area industriale ed un piano del decoro urbano nel programma elettorale di Sandro Principe.
«Il parco Robinson è un polmone verde che merita di riavere al suo interno gli animali». Ma poi c’è il rapporto con l’università. «Manna e Crisci hanno creato un protocollificio, quando c’eravamo noi eravamo la Silicon Valley della Calabria –sottolinea -. Avevamo con l’Università un rapporto così privilegiato che riuscimmo ad espropriare 250 ettari di terreno senza nessuna rivolta sociale». E gli argomenti a Sandro Principe non mancano. Cita Karl Marx e dopo un attimo riesce a discutere di raccolta differenziata, pensa a come sfruttare in modo ordinario gli investimenti destinati ad interventi straordinari. Ridisegna il tracciato della metro Cosenza-Rende-Unical mettendo prima gli interessi dei rendesi. Adesso, con tutti i candidati in pista, la campagna elettorale può davvero incominciare anche se c’è un cruccio che gli circola ancora in testa: «Per queste elezioni c’era bisogno del centrosinistra unito, ci ho provato fino a 9 giorni fa, ma non potevo disperdere tutto questo patrimonio riformista» (m.presta@corrierecal.it)

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x