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Il blocco del turnover rischia di paralizzare l'Asp di Crotone

Il commento del direttore sanitario Maria Berardi: «Sono disperata». Senza l’espletamento dei concorsi l’ospedale “San Giovanni di Dio” rischia il blocco totale

Pubblicato il: 11/04/2019 – 11:36
Il blocco del turnover rischia di paralizzare l'Asp di Crotone

di Gaetano Megna
CROTONE Il blocco del turnover rischia di paralizzare le attività dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone. La deroga pasquale concessa per l’espletamento dei concorsi non consente di completare le assunzioni e alla fine dell’anno la pianta organica dell’Azienda pitagorica (circa 1.600 dipendenti) potrebbe essere ridotta di più di un quarto. Il direttore sanitario dell’Asp crotonese, Maria Berardi, commenta così la situazione che sta per determinarsi: «Sono disperata». A mancare all’appello potrebbero essere soprattutto medici e operatori sanitari. Senza l’espletamento dei concorsi il “San Giovanni di Dio”, l’unico ospedale dell’intera Azienda, rischierebbe il blocco totale. Il Decreto commissariale, il n. 154, emanato del precedente commissario regionale per il piano di rientro dai debiti, Massimo Scura, ha autorizzato l’assunzione di 168 dipendenti. L’espletamento concorsuale potrebbe garantire la sopravvivenza, ma è impossibile fare tutto entro il 30 aprile prossimo, la data ultima indicata dal sub commissario Thomas Schael per completare le procedure ed assumere i vincitori dei concorsi. L’esempio più eclatante è rappresentato dal concorso per assumere12 infermieri professionali: le domande pervenute all’Azienda sono circa 3.000 e la graduatoria finale deve arrivare a 300 ammessi. Dei 12 posti di infermiere sei sono riservati a coloro che, nel curriculum, hanno almeno tre anni di esperienza lavorativa. L’altro concorso impossibile è quello che prevede l’assunzione di 29 operatori tecnici informatici e le domande presentate sono 660. La preselezione prevede una prima scrematura a 150 nomi. Questo concorso era stato organizzato per l’assunzione a tempo indeterminato di 29 precari, che facevano parte dei cosiddetti “fantasmi dell’Asp”. I “fantasmi” erano circa 130 e di questi sono stati già stabilizzati 70 operatori sanitari. Le domande pervenute per operatore tecnico informatico vanno al di là dei 29 “fantasmi” e tra i partecipanti ci sono anche diversi consiglieri comunali di Crotone e dirigenti politici di partiti e movimenti. Anche per il concorso a dirigente amministrativo, tra i nomi che si leggono, ci sono politici e amministratori. Nomi che potrebbero aver convinto la direzione strategica dell’Asp a fare riferimento ad una ditta esterna, almeno per quanto riguarda il concorso dei 29 operatori tecnici informatici. I calcoli fatti dall’Asp per l’espletamento dei concorsi, stante anche il numero delle domande pervenute, parla di un mese e mezzo o due. Si sforerebbero di molto i 20 giorni che restano sino al prossimo 30 aprile, la data indicata da Schael. Le assunzioni rischiano di essere bloccate per anni, perché il ministro della Salute, Giulia Grillo, facendo riferimento ai dati forniti dal Mef, che parlano di un disavanzo di spesa per la sanità calabrese che si aggira tra i 160 e i 180 milioni di euro, ha annunciato il blocco del turn over: chi va in pensione non verrà sostituito. I conti fatti all’Asp pitagorico dicono che sono 400 i dipendenti che hanno maturato “quota 100” e potrebbero andare in pensione. A questi 400 vanno aggiunti coloro che hanno raggiunto i limiti di età. I numeri sono rilevanti – nei primi quattro mesi del 2019 le domande pervenute sono una settantina – e la prospettiva è nefasta per l’utenza di un territorio che soffre già per un’offerta sanitaria non proprio eccellente. (redazione@corrierecal.it)

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