CATANZARO Pene più lievi in appello per gli imputati coinvolti nel processo, con rito ordinario, nato dall’inchiesta “All Inclusive” contro un grosso traffico di cocaina a Catanzaro. La Corte d’appello di Catanzaro, presieduta da Caterina Capirò, ha rideterminato in favore degli imputati tutte le pene, compresa quella inflitta a Mario Russo, ex appuntato dei carabinieri già in servizio alla Procura di Catanzaro, al quale era stata comminata una condanna di 7 anni, 3 mesi e 27.150,00 euro di multa in primo grado, rideterminata in un anno e 11 mesi e 2.150 euro di multa in appello.
Nello specifico sono stati condannati: Giovanni Russo, 5 anni e 4 mesi (9 anni, 5 mesi e 57 mila euro di multa in primo grado); Antonio Scozzafava, 4 anni e 8 mesi (9 anni e 48 mila euro di multa in primo grado); Gheorge Luciu, 1 anno e 2 mesi (un anno e 9 mesi in primo grado); Domenico Rubino, 2 anni e 8 mesi e 10mila euro di multa (6 anni e 27 mila euro di multa in primo grado); Alessio Gennaro Spagnolo, 4 anni e 2000 euro di multa (6 anni e 2000 euro di multa); Antonio Gualtieri, 2 anni e 8 mesi e 700 euro di multa (7 anni, 6 mesi e 45 mila euro di multa in primo grado); Massimo Purcaro, 3 anni e 4 mesi e 600 euro di multa (4 anni, 6 mesi e 1.500 euro di multa in primo grado); Santo Grande, 1 anno e 3 mesi e 2.150 euro di multa (un anno 9 mesi e 3.150,00 euro di multa in primo grado); Maurizio Colicchia, un anno e 3 mesi e 2.150 euro di multa (un anno, 9 mesi e 3.150,00 euro di multa in primo grado). Riderminata la pena anche per Giuseppe Barbuto, difeso dagli avvocati Nicola Cantafora, Francesco Catanzaro e Luana Lacava, condannato in primo grado a 8 anni e 6 mesi per associazione finalizzata al narcotraffico, reato dal quale è stato assolto in appello dove è stato condannato a 3 anni e 4 mesi e 2.200 euro di multa per reati di minore entità. Nel collegio difensivo gli avvocati Antonio Lomonaco, Antonio Rania, Piero Mancuso, Francesco Gambardella, Giovanni Merante, Gregorio Viscomi, Maurizio Belmonte.
L’OPERAZIONE L’operazione “All inclusive” venne messa a segno dalla squadra mobile di Catanzaro, coordinata dalla Distrettuale antimafia, il 24 febbraio 2014. Le indagini portarono a sgominare un’organizzazione dedita al narcotraffico, a capo della quale vi erano soggetti di spessore criminale che si avvalevano di persone giovanissime, di indole particolarmente violenta, dedite anche a rapine ed estorsioni. Dalle indagini della squadra mobile emerse che due gruppi avevano stretto un patto di ferro per calmierare e avere un prezzo unico per la droga che veniva spacciata nel capoluogo. (aletru)
x
x