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Dopo 40 anni rientra in funzione lo storico ingresso dell’Annunziata

Sarà l’unico accesso per entrare nella struttura. Oliverio incalza Occhiuto. «Metta da parte le questioni politiche e si decida per il nuovo ospedale»

Pubblicato il: 13/04/2019 – 15:41
Dopo 40 anni rientra in funzione lo storico ingresso dell’Annunziata

di Michele Presta
COSENZA Ottanta anni fa si spalancava per la prima volta il portone d’ingresso in legno dell’Ospedale civile di Cosenza. Sulla struttura la scritta “Dux” rimossa dal tempo e dalla storia. Di quegli anni rimangono i circa 40mila mattoncini che ricoprono la facciata, tutti meticolosamente smontati e ripuliti nelle operazioni di ristrutturazione. Come da cerimonia, per tutte le opere del ventennio, sfilò Benito Mussolini. Un corteo con a capo la sua Fiat 137 decappottabile, tutto immortalato dagli scatti di fotografi documentaristi del tempo. Oggi quelle foto sono esposte nel nuovo atrio a tinte bordeaux e giallo ocra. Quarant’anni di uso per accedere all’ospedale poi diventato “Annunziata”, poi la chiusura definitiva. A chi oggi sta assiepato sui marmi della scalinata in attesa della cerimonia d’inaugurazione viene difficile ricordare quell’ultima volta che ha utilizzato quell’ingresso. Poco importa se oggi chi scava nei ricordi è presidente della Regione o commissario della Azienda ospedaliera di Cosenza. È un nuovo inizio per l’ospedale, questa è l’unica cosa che si riconosce. Un investimento di circa 600mila euro per poco più di 7 mesi di lavoro. Il recupero degli spazi inutilizzati ed un lavoro che cerca di soddisfare il bisogno di umanità per chi deve frequentare l’ospedale. L’ingresso è stato rinnovato con elementi moderni: una parete vetrata che sostituisce il vecchio portone in alluminio, poi i pavimenti tutti originali ed infine una nuova sala d’attesa. Dentro, poi, i servizi di ristorazione, un parrucchiere ed un piccolo centro estetico, l’edicola ed il bancomat. «Siamo soddisfatti perché dopo 40 anni restituiamo all’ospedale il suo ingresso principale, l’unico d’ora in poi dal quale si potrà accedere all’intera struttura – dice Achille Gentile –. Lo abbiamo pensato creando dei servizi per l’utenza, per gli ammalato e anche per gli operatori che lavorano nella struttura affinché si riescano a creare degli spazi che tengono conto delle esigenze umane». Alla cerimonia hanno partecipato, oltre ai vertici dell’Azienda ospedaliera, anche il vescovo Francesco Nolè, il presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci e il governatore Mario Oliverio. «Il lavoro che ha fatto Achille Gentile per l’Azienda ospedaliera di Cosenza è sotto gli occhi di tutti – dice Oliverio –. Questo è l’ultimo in ordine cronologico di una serie di interventi che hanno riguardato la struttura dell’Annunziata ma non posso non citare anche tutto quanto è stato fatto per la stabilizzazione dei precari e sui decreti di assunzione del nuovo personale». Un ingresso nuovo e corredato dalle opere d’arte donate dagli artisti che hanno dato vita in questo modo a “Epoca” (Esposizione permanente ospedale civile Annunziata). Una piccola galleria d’arte tra le cui opere spicca anche il quadro realizzato da Pino Miniaci, deceduto qualche giorno fa e omaggiato nel corso della cerimonia.
GLI ATTRITI CON OCCHIUTO Se campagna elettorale deve essere, campagna elettorale sia. Mentre il sindaco di Cosenza raduna i suoi a Lamezia Terme (qui la notizia) Mario Oliverio non le manda certo a dire su quella che è la fase di stallo della realizzazione del nuovo ospedale. «L’Annunziata è stata e continua ad essere destinataria di una serie di interventi che sono fondamentali per la struttura ma costruire un nuovo ospedale non significa abbandonare quello che c’è. Significa realizzare un contenitore adeguato alle nuove esigenze. Significa aprire spazi per la ricerca per nuove specialistiche per far sì che una struttura ospedaliera possa essere allocata per fare servizi collaterali come avviene altre realtà del paese – spiega Oliverio –. Una grande provincia come la nostra ha bisogno di un nuovo ospedale. L’Annunziata rimane un punto di riferimento ma non è adeguata da un punto di vista della struttura edilizia visto che si tratta di una struttura del 1929». E, detto questo, il governatore intima ad Occhiuto di risolvere l’impasse. «Dobbiamo sbloccare questa situazione. Il sindaco di Cosenza sta imponendo un ritardo assurdo, ingiustificato e ingiustificabile, i problemi che riguardano la sanità non possono essere oggetto di contrasto politico, spero che rinsavisca e si trovi una convergenza politica per il bene comune e si superino visioni di parte».
MUSO DURO CONTRO I 5 STELLE Il decreto Sanità, tanto annunciato dal ministro Grillo non entusiasma affatto il governatore. «Veniamo da una fase commissariale che dura da 10 anni ed il nuovo governo invece di prendere le distanze e mettere fine a questa esperienza disastrosa ha deciso di ampliare i poteri del commissario». Un secco no comment invece all’avviso di garanzia ricevuto dall’ex commissario Massimo Scura (qui la notizia). «Si è innocenti fino al terzo grado di giudizio. Spero possa farsi presto chiarezza». (m.presta@corrierecal.it)
https://www.youtube.com/watch?v=vSeoOl2RGys

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