RIACE La Lega vuole conquistare Riace. Un passaggio simbolico, per il partito di Matteo Salvini, quello di installare un proprio rappresentante nel paesino simbolo dell’integrazione possibile. Il modello prova a resistere, nonostante i problemi giudiziari di Mimmo Lucano. Ma la contesa è anche politica e, dunque, in vista del prossimo 26 maggio, le forze si schierano. E lo stesso Lucano, secondo quanto riporta il Fatto Quotidiano di oggi, sarebbe pronto a candidarsi come consigliere comunale.
Tre sono i candidati che ambiscono al posto lasciato dal sindaco “sospeso”, che ha governato negli ultimi 15 anni. Uno è Maurizio Cimino, l’ex avvocato che proprio Lucano aveva fatto allontanare dalla sua giunta e che oggi trova il sostegno di Forza Italia. Il candidato che però la Lega starebbe tenendo d’occhio è Antonio Trifoli, che non si dichiara leghista in toto – «non sono iscritto né tesserato» – ma simpatizzante con Salvini. Nella sua lista, i tesserati della Lega sono tre, tra cui Claudio Falchi, deciso a capovolgere il “modello Riace”. «Riace non ha bisogno di immigrazione ma di meno tasse e sicurezza», dichiara Falchi. Che anticipa al Fatto Quotidiano la prossima visita di Salvini: «Verrà perché è un paese su cui gli occhi sono puntati». «Conquistare Riace – ammette candidamente – per la Lega sarebbe veramente l’occasione d’oro per far capire all’Italia intera che un paese non si sviluppa con i falsi idealismi dei benpensanti e dei radical chic».
Lucano ribatte e ribadisce che «Riace resiste», soprattutto a «l’onda nera di un partito sovranista e populista». E lo fa sostenendo la lista dell’ex assessore ai Lavori pubblici della sua giunta, Maria Spanò. «La politica non è solo un sondaggio», continua Lucano pensando di frenare le mire leghiste sul Comune.
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