COSENZA È stato assolto perché il fatto non sussiste M.A. arrestato lo scorso febbraio con l’accusa di aver segregato in casa la moglie nella loro abitazione di Castrolibero per 3 giorni. L’uomo, 41enne già noto alle forze dell’ordine, ha sempre sostenuto la sua innocenza dichiarando nel corso degli interrogatori ai quali è stato sottoposto che la denuncia della donna fosse stata una ripicca per la decisione di interrompere la relazione sentimentale che andava avanti da 25 anni.
Il giudice del Tribunale di Cosenza, Francesca De Vuono, pronunciando l’assoluzione piena, ha accolto la tesi difensiva dell’avvocato Chiara Penna negando di fatto la richiesta avanzata dalla pubblica accusa che per l’uomo aveva chiesto la condanna ad un anno e sei mesi. Già nel corso dell’udienza di convalida dell’arresto M.A. aveva reso spontanee dichiarazioni facendo notare al giudice ed al pubblico ministero come il reato di sequestro di persona fosse un’esagerazione. A sostegno delle sue ragioni, il 41enne, sottolineava come la donna fosse munita sia delle chiavi dell’abitazione che di un cellulare con il quale poi ha effettivamente contattato i carabinieri. (mipr)
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