di Luca Latella
CORIGLIANO ROSSANO Qualunque cosa accadrà, sarà una sorta di scelta “in deroga” ad un percorso sostanzialmente naturale.
A poco più di dieci giorni dalla presentazione delle liste elettorali, a Corigliano Rossano tutto sembra essersi delineato, con i quattro schieramenti ormai (quasi) pronti ai nastri di partenza.
Nel panorama politico cittadino, una delle pochissime “anime” ancora in bilico è Forza Italia. Il partito azzurro in tutte le sue componenti – la costola coriglianese, quella rossanese e il gruppo giovani – dopo un “rendez vous” avvenuto qualche giorno fa con la dirigenza regionale e provinciale – Jole Santelli, Roberto Occhiuto e Gianluca Gallo – non ha ancora deciso cosa fare.
E tutto ciò nonostante i vertici abbiano invitato la base cittadina ad aderire alla coalizione a trazione “centrodestrorsa” che sostiene Giuseppe Graziano, non fosse altro che per una naturale affinità alle idee di area e di alleati, fra cui Fratelli d’Italia e Lega.
Visioni, però, che non sembrano collimare con un’ampia fetta di forzisti cittadini e quelli della “diaspora”, ovvero coloro i quali hanno ormai deciso di aderire ad altri progetti. La sponda coriglianese del partito, riconducibile all’ex consigliere comunale e segretario cittadino Gioacchino Campolo, ha già aderito da tempo al progetto politico di “Civico e popolare” che vede in Gino Promenzio il candidato a sindaco. Anche l’area vicina agli ex consiglieri comunali di Corigliano, Fabio Olivieri e Angelo Caravetta, sembra aver sposato il progetto dell’ortopedico già da tempo, con i due che si candideranno.
A non aver assunto ancora posizione alcuna vi sono, soprattutto, il costone forzista rossanese e il gruppo giovanile. La discussione interna, a quanto pare, sembra ancora in itinere ma presto si concluderà, anche perché manca poco alla presentazione delle liste: prima del 26 aprile Forza Italia dovrà decidersi.
«I vertici del partito provinciale, regionale e nazionale – ha spiegato Carlo Micciullo, esponente di spicco dell’area rossanese del partito, nel fare il punto della situazione – hanno valutato positivamente le idee Graziano, per affinità col centrodestra, e quella di Flavio Stasi che rappresenta la novità ed il civismo. Un po’ meno quella di Promenzio per i legami col Pd. La base, ad ogni modo sta valutando e presto prenderà una decisione. Per quel che mi riguarda, al 99% rimarrò fuori dai giochi perché le proposte in campo non mi appassionano. Meglio fermarsi e riflettere».
I giovani, invece, sembrerebbero essere attratti da Stasi, percepito proprio come il nuovo civismo.
Si vedrà, insomma. Ancora qualche giorno e l’amletico dubbio forzista sarà dipanato.
Senza escludere un’ennesima diaspora. (redazione@corrierecal.it)
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