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Depurazione, «in Calabria aumentano i punti inquinati»

Il deputato M5S d’Ippolito commenta il rapporto dell’Arpacal e critica Oliverio e Rizzo: «Disastro assoluto. Hanno fornito rassicurazioni prive di ogni riscontro»

Pubblicato il: 16/04/2019 – 12:19
Depurazione, «in Calabria aumentano i punti inquinati»

CATANZARO «L’ultimo rapporto dell’Arpacal sulla balneazione in Calabria certifica che nel 2018 sono ancora di più i punti inquinati, presenti in 27 Comuni rispetto ai 22 dell’anno precedente. Ai calabresi devono risponderne il governatore Mario Oliverio e l’assessore regionale all’Ambiente, Antonella Rizzo, che finora hanno negato e con incoscienza il gravissimo problema della depurazione in Calabria, soggetta a procedure di infrazione da parte dell’Unione europea, e dei ritardi imperdonabili sulla realizzazione degli impianti, ancora ferma come nulla fosse». Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Giuseppe d’Ippolito, della commissione Ambiente, che ricorda: «Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Nel tempo Oliverio e Rizzo hanno fornito rassicurazioni prive di ogni riscontro. I guai sono aumentati e i cittadini sono costretti a sopportare una situazione insostenibile, sia per la salute che per il nostro mare e i riflessi, pesantissimi, nell’economia». «A ciò si aggiunga – prosegue il deputato – che l’Arpacal ha di recente rappresentato forti carenze di personale, la mancanza del catasto delle acque reflue e la difficoltà di controllare tutti gli impianti esistenti. Anche in questo settore, dunque, c’è un disastro assoluto ignorato dal governo regionale, che ha già messo in ginocchio il sistema dei rifiuti, tanto per incapacità programmatica quanto per le innegabili disfunzioni negli uffici di competenza». «Le prossime elezioni regionali – conclude D’Ippolito – costituiranno uno spartiacque: da una parte i vecchi partiti, che hanno chiuso gli occhi sulle emergenze in corso della depurazione, del ciclo dei rifiuti e dei servizi sanitari, sul tema primario dell’acqua pubblica e sul fallimento del gestore del servizio idrico, Sorical, che Oliverio vorrebbe addirittura salvare; dall’altra le forze del dissenso, che hanno perfino indicato la strada alternativa, come ha fatto il Movimento Cinque Stelle pur senza avere propri consiglieri regionali».

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