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Prosciolti i quattro imputati per la morte di Giuseppe Serra

L’uomo venne trovato privo di vita nella sua abitazione di San Fili. Nel registro degli indagati vennero iscritti la madre, il fratello il padre ed il medico curante con l’accusa di abbandono di pe…

Pubblicato il: 17/04/2019 – 21:53
Prosciolti i quattro imputati per la morte di Giuseppe Serra

COSENZA Madre, fratello, padre e medico curante. Tutti e quattro finirono nel registro degli indagati per la morte di Giuseppe Serra, avvenuta il 10 novembre nel 2017. A distanza di quasi due anni, Giuseppe Greco, giudice di udienza preliminare del tribunale di Cosenza li ha assolti perché il fatto non sussiste accogliendo la tesi del collegio difensivo composto dagli avvocati Saverio F. De Bartolo, Linda Cribari, Angelo Nicotera e Vincenzo Adamo.
LE INDAGINI L’uomo, 45enne originario di San Fili (piccolo paesino nel cosentino) venne ritrovato privo di vita nella sua abitazione proprio dai carabinieri allertati da alcuni conoscenti che da giorni, per come era solito fare, non vedevano Giuseppe circolare per i vicoli della città. Non poterono fare altro i militari, nell’autunno di due anni fa. Appena aperta la porta dell’abitazione trovarono Giuseppe Serra privo di vita. Dell’episodio fu informato, come da prassi, il magistrato di turno della Procura della Repubblica di Cosenza. Il Pm, investito dell’indagini, ha approfondito le circostanze che hanno portato alla morte l’uomo disponendo accertamenti medicolegali relativi alla causa del decesso. La causa della morte venne accertata in una gravissima «insufficienza multiorgano provocata dallo stato di grave malnutrizione in cui lo stesso versava di diverso tempo». La stessa Procura, quindi, iscrisse Serra F., Serra V., Luchetta G. e Del Giudice C., rispettivamente madre, fratello, padre e medico curante, nel registro degli indagati, con la grave accusa di abbandono di persona incapace, aggravato dall’evento morte. L’ipotesi accusatoria, sostenuta dalla procura, si basava sull’ipotesi che la morte di Giuseppe Serra fosse da riportare allo stato di grave indigenza in cui versava da diverso tempo a cagione dell’abbandono perpetrato ai suoi danni dalla sua famiglia di origine. La vita di Giuseppe Serra, connotata da diversi anni da una sua progressiva malattia mentale che lo aveva portato ad isolarsi completamente dai suoi familiari e dalla collettività in cui viveva. Tutte circostanze note ai sevizi sociali che avevano segnalato i problemi legati alla patologia dell’uomo a tutte le autorità competenti. Nonostante l’impegno profuso però Giuseppe Serra rifiutò gli aiuti necessari a curare la sua malattia, fatti che il giudice nell’assolvere gli imputati non ha potuto far altro che constatare.

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