CROTONE «Il corretto espletamento della preselezione e dell’intero iter successivo del concorso è condizione indispensabile perché queste assunzioni non siano l’ennesimo esempio del malcostume imperante ormai da troppi anni nella sanità calabrese». Lo scrive la senatrice del Movimento 5 Stelle, Margherita Corrado, in riferimento al bando di concorso pubblico per titoli ed esami finalizzato a coprire 29 posti di operatore tecnico specializzato, operatore di computer – categoria BS presso l’Asp di Crotone con un contratto a tempo pieno e indeterminato, bando al quale – sostiene la parlamentare pentastellata – «hanno risposto 661 persone». Secondo la Corrado «fatto salvo il diritto a concorrere di chiunque abbia i requisiti, scorrendo l’elenco dei candidati non si può fare a meno di notare alcuni cognomi eccellenti (o imbarazzanti, a seconda della sensibilità di chi legge), né mancano, da ambiti territoriali molto circoscritti, percentuali di aspiranti più elevate di quanto statisticamente prevedibile. Pare che l’intento di chi ha indetto il concorso fosse di stabilizzare i precari che già lavorano da tempo nell’Asp tant’è che ai candidati si richiedono 5 anni di esperienza con quella qualifica alle dipendenze della pubblica amministrazione o preso privati, ma – sostiene la senatrice M5S – in assenza di una preliminare verifica del possesso dei requisiti, tutti dovranno sottoporsi alle prove preselettive, slittate a fine mese e poi sine die, affidate, unitamente a quelle per l’assunzione di 12 infermieri, ad una ditta di Cosenza, per poco meno di 25.000 euro. Il corretto espletamento della preselezione e dell’intero iter successivo del concorso è condizione indispensabile perché queste assunzioni non siano l’ennesimo esempio del malcostume imperante ormai da troppi anni nella sanità calabrese, dove il potente di turno parcheggia amici, parenti e compaesani scalzando quanti avrebbero diritto all’assunzione per competenza ed esperienza oggettive». Secondo la Corrado «occorrerà vigilare e confido che, complice la volontà dello Stato di recuperare alla legalità un settore rimasto troppo a lungo fuori controllo, nessuno verrà meno ai propri compiti».
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