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Ferrara (M5S): «Contribuenti vessati dai Consorzi di bonifica»

CATANZARO «Avvisi di pagamento in alcuni casi raddoppiati e benefici zero da parte dei Consorzi di bonifica». L’eurodeputata uscente e candidata alle prossime europee con il Movimento 5 stelle Laur…

Pubblicato il: 24/04/2019 – 14:36
Ferrara (M5S): «Contribuenti vessati dai Consorzi di bonifica»

CATANZARO «Avvisi di pagamento in alcuni casi raddoppiati e benefici zero da parte dei Consorzi di bonifica». L’eurodeputata uscente e candidata alle prossime europee con il Movimento 5 stelle Laura Ferrara, torna, è scritto in una nota, «sul tema degli illegittimi tributi imposti dai Consorzi di bonifica calabresi, battaglia che l’ha vista in prima linea in questi primi 5 al Parlamento europeo».
«In questi giorni – prosegue – i contribuenti calabresi stanno ricevendo avvisi di pagamento la cui cifra richiesta, in alcuni casi, risulta addirittura raddoppiata rispetto al passato. Parliamo di tributi a cui non corrisponde alcun effettivo e diretto beneficio e che continuano ad essere imposti anche a coloro che hanno vinto i ricorsi davanti alle Commissioni tributarie. Sono tantissimi i casi di impugnazione dei tributi e nella maggioranza dei casi le sentenze sono state espresse a favore dei contribuenti. Eppure il sistema rimane immobile. Anche la Corte Costituzionale è infine intervenuta con una sentenza che ha dichiarato illegittimo l’art. 23, lett.a, L.R. 11/2003, sulla cui base i Consorzi hanno per anni battuto cassa ingiustamente ai danni dei cittadini calabresi. In particolare non sono accettabili le modalità con cui si applicano i tributi attraverso piani di classifica redatti nel 2014 e la modifica della L. R N 11/2003 voluta da Mauro D’Acri nel 2017. Quella modifica era stata annunciata come la fine dei tributi ingiusti, ma si è rivelata una presa in giro che consente ai Consorzi di continuare a mettere le mani in tasca ai cittadini in assenza di benefici diretti da opere o attività di bonifica. Alla situazione regionale disastrosa si unisce il quadro giuridico nazionale – continua la Ferrara – secondo il quale, dal 2009 (in base al D. Lgs n179/2009) non risulta più in vigore l’art. 21, R. D. 215/1933, da cui discende il potere dei consorzi di riscuotere i propri tributi a mezzo ruoli, cartelle di pagamento e concessionari. Ad essere cadute nel vuoto sono anche le reiterate richieste che da giugno 2017 sono state rivolte al presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, all’assessore Mauro D’Acri e ai soggetti coinvolti nella gestione dei Consorzi, di istituire un tavolo tecnico per discutere le proposte di soluzione sottoscritte dai comitati dei cittadini sparsi nella regione e che da anni si battono per ristabilire un sistema di imposizione equo e rispettoso dei principi di legge in materia».
«Non sosterremo mai un sistema impositivo che continua a battere cassa su tutti i cittadini consorziati – conclude la portavoce M5s – la richiesta del contributo deve trovare un giusto equilibrio con il corrispondente beneficio fondiario prodotto attraverso le opere, la manutenzione e le altre attività consortili, senza trasformarsi in una indiscriminata imposta fondiaria».

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