TARSIA «Festeggiare il 25 aprile, giornata della Liberazione, non è un fatto scontato o rituale. La libertà è una conquista continua che si alimenta di pace e unità. Solo vigilando e continuando a lottare, onoreremo ogni giorno chi ha dato la propria vita per ridarci la libertà». È quanto ha detto il presidente della Regione, Mario Oliverio, intervenendo questa mattina alla tradizionale cerimonia di celebrazione della Festa della Liberazione che si è svolta all’interno dell’ex Campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia da cui si è poi spostato per effettuare un sopralluogo sul cantiere dove sta sorgendo il Cimitero internazionale dei migranti, «una grande opera universale che cancellerà la disumanità di quei corpi, uomini, donne e bambini, quasi tutti senza nome, vittime dei naufragi, che spesso vengono sepolti in tanti piccoli e sperduti cimiteri e di cui viene cancellato ogni ricordo».
«Il nazi-fascismo ha avuto la possibilità di affermarsi e di segnare una stagione nefasta per l’intera umanità – ha proseguito Oliverio – perché si è alimentato delle divisioni interne all’Europa. Non a caso, da quando il Vecchio Continente ha imboccato la strada dell’integrazione e dell’unità, sia pure attraverso momenti difficili e tormentati, viviamo una stagione di pace, di democrazia e di libertà. Oggi, purtroppo, questa pace è continuamente minacciata. Troppo spesso assistiamo al ritorno prepotente di rigurgiti che vorrebbero rimettere in discussione questo percorso issando la bandiera dei nazionalismi, dei sovranismi e dei populismi, nel tentativo di ricreare lo stesso clima che preparò il periodo nazi-fascista. Ecco perché oggi la celebrazione del 25 aprile non può essere un fatto scontato o la mera e semplice ripetizione di un rito, ma deve diventare un momento di riflessione, di consapevolezza e di trasmissione, soprattutto alle giovani generazioni, del valore della libertà che non è un fatto acquisito una volta per tutte e che deve essere alimentato giorno dopo giorno. La vostra iniziativa di oggi si muove in questa direzione ed è lodevole proprio perché i giovani, gli studenti del Liceo Artistico di Rossano sono protagonisti, attraverso le loro opere artistiche, di un messaggio di libertà e di pace».
«Ferramonti – ha aggiunto Oliverio – è un luogo importante della storia. Attraverso di esso la Calabria ha contributo a scrivere una pagina positiva, di grande accoglienza e rispetto della dignità umana, seppur in un momento drammatico per la vita del nostro Paese e del mondo. Non è un caso che proprio qui, in un’altra fase drammatica della storia, in cui milioni di persone scappano quotidianamente dalle loro case e dalla loro terra per fame, guerre e persecuzioni attraversando il Mediterraneo con ogni mezzo in cerca della libertà perdendo spesso la loro vita, sta nascendo il Cimitero internazionale dei migranti. Anche l’accoglienza di chi muore è un atto di grande umanità e di rispetto della dignità delle persone. Per questo ringrazio Franco Corbelli e il sindaco Amoruso per aver insistito molto su questa proposta e per aver coinvolto il sottoscritto e la Regione che ha finanziato interamente un’opera che, ormai, che porteremo a compimento».
«Abbiamo approvato diversi progetti e altri ancora ne sosterremo – ha concluso il presidente della Regione – ma l’obiettivo più importante che ci prefiggiamo è quello di approvare, entro la fine di questa legislatura, una legge regionale che riconosca Ferramonti come luogo importante della Resistenza e della storia del nostro Paese e ci consenta di sostenere attività che facciano di questo luogo una fucina di elevamento culturale, di trasmissione e consapevolezza dei valori della libertà, ma anche di orgoglio di appartenere ad una terra che ha contribuito a scrivere pagine positive della storia del nostro Paese».
x
x