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Nuovo ospedale di Catanzaro, Oliverio: «Abramo fa propaganda»

Il governatore replica agli attacchi del sindaco: «Profuso il massimo impegno. Recuperate risorse aggiuntive». E invoca l’accreditamento della procreazione assistita nel capoluogo

Pubblicato il: 26/04/2019 – 18:16
Nuovo ospedale di Catanzaro, Oliverio: «Abramo fa propaganda»

CATANZARO «Le affermazioni del sindaco Abramo relativamente al programma di investimenti in materia sanitaria previsti dall’Accordo di programma quadro, approvato dalla giunta regionale, e in particolare per il nuovo ospedale di Catanzaro, sono prive di qualsiasi fondamento e si inquadrano esclusivamente nella “stagione” della propaganda». Lo afferma il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio.
«Il sindaco – aggiunge Oliverio – riconosce l’assoluta legittimità del programma approvato dalla Giunta nel rispetto dei vincoli previsti in materia di investimenti sanitari. Ma qualcuno pensa di poter proporre programmazione e interventi al di fuori dalla norma? È certamente vero che la discussione sul nuovo ospedale della città capoluogo va avanti da oltre un decennio, anni in cui il sindaco Abramo ha ricoperto funzioni di primo piano nell’amministrazione regionale».
«Ma andiamo ai fatti – afferma il governatore -. La costruzione del nuovo ospedale di Catanzaro era prevista nell’Accordo di programma quadro sottoscritto tra Regione e Governo nel dicembre del 2007. Lo stesso accordo subordinava l’attivazione delle procedure all’integrazione tra l’ospedale Pugliese e l’Università. Passarono lunghi anni fino a quando nel 2012 il ministero della Salute disdettò quella parte dell’accordo di programma poiché nessuna attività era stata attivata».
«L’attuale amministrazione regionale – prosegue Oliverio -, col Patto per la Calabria, ha recuperato l’obiettivo della costruzione del nuovo ospedale di Catanzaro che oggi, con l’Apq approvato dalla Giunta, lo assume nella programmazione e nel fabbisogno regionale. La Giunta, com’è noto anche ad Abramo, ha inoltre lavorato tenacemente con i consiglieri regionali di Catanzaro, portando all’approvazione della Legge sull’unificazione delle aziende Pugliese-Ciaccio e Università con voto unanime del Consiglio Regionale. Sono 230 milioni di euro le risorse destinate alle strutture ospedaliere del Capoluogo, di cui 170 milioni per la realizzazione del nuovo ospedale, 20 milioni per l’adeguamento funzionale di posti letto già esistenti al Policlinico Mater Domini e 40 milioni per la Cittadella della Salute di Catanzaro».
«Quanto al presidio Ciaccio, la programmazione sanitaria regionale lo individua quale presidio di Oncoematologia con le strutture alberghiere adeguate. In merito alle perplessità di Abramo poi sulla compartecipazione privata, Abramo stesso riconosce che è dettato da vincoli legislativi nazionali e che la Regione ha previsto a carico della finanza pubblica il massimo consentito dalla legge».
«Non hanno alcun fondamento quindi – conclude Oliverio – le perplessità del sindaco, né sul piano legislativo, né sul piano della programmazione. La Regione ha messo in campo il più grande piano di investimenti sanitari nella storia del regionalismo calabrese».
PROCREAZIONE ASSISTITA Oliverio, inoltre, ha inviato una nota urgente al direttore generale dell’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro e al commissario dell’Asp di Crotone «per sollecitare la definizione, in tempi rapidi – è detto in un comunicato dell’ufficio stampa dell’ente – della procedura riguardante l’accreditamento delle attività inerenti la procreazione medicalmente assistita attivata all’interno dell’ospedale Pugliese-Ciaccio e le cui procedure sono in capo all’Asp di Crotone».
«Non è più tollerabile – scrive Oliverio – che, a distanza di cinque mesi e nonostante le ripetute sollecitazioni, non sia completata la procedura riguardante tale servizio, che coinvolge centinaia di famiglie in ansia per coronare il sogno di un figlio. Una prestazione sanitaria assai diffusa e spesso soddisfatta fuori dalla Calabria, poiché quella del Pugliese-Ciaccio è l’unica realtà presente nella regione. Vi è, inoltre, una equipe di personale, di primissimo livello, con tecnologia all’avanguardia e che, con grande passione, in questi mesi sta svolgendo tutte le attività preparatorie. Ora, in tempi brevi, bisogna completare l’iter per dare una risposta positiva alle tante famiglie in attesa. Ecco perché vi chiedo di relazionarmi in tempi brevi sul completamento dell’iter della vicenda».

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