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«Il candidato del centrodestra alle Regionali? Lo sceglierà il tavolo nazionale» – VIDEO

Da Lamezia, il sottosegretario Durigon rinvia la scelta: «Ma le Europee non sono un banco di prova». E sulle infiltrazioni mafiose nella Lega: «Non parliamo di dicerie»

Pubblicato il: 27/04/2019 – 14:05
«Il candidato del centrodestra alle Regionali? Lo sceglierà il tavolo nazionale» – VIDEO

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LAMEZIA TERME «Le Europee non sono un banco di prova ma sono le elezioni “principe”, perché vogliamo cambiare e ridare forza ai nostri territori. E c’è bisogno di un’Europa diversa». Il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, da Lamezia, conferma l’importanza della prossima scadenza elettorale. Ma non la considera centrale nella questione della scelta del candidato governatore del centrodestra. La proposta di Occhiuto è già in campo da due settimane, ma il politico leghista non entra nel merito: «Io non mi metterei qui a capire se un voto in più o in meno può determinare chi sarà il presidente o la nuova classe dirigente, su questa c’è un tavolo nazionale che reputerà che ci sia un vero ricambio anche in questa regione». Tutto rinviato al tavolo nazionale, dunque. Ma non senza sottolineare che «la Lega è ormai presente in modo molto forte in tutt’Italia, anche in Calabria. Ieri abbiamo visto il nostro leader Salvini riempire le piazze in Sicilia in modo incredibile. Un bell’entusiasmo, che ci dà ancora più forza per quello che stiamo facendo».
«Noi parliamo di Europee e di Europa diversa – spiega Durigon –. Se davvero vogliamo portare l’Italia ad avere un suo bilancio e un’efficacia delle azioni che può mettere in campo, deve avere una libertà che purtroppo con i vecchi trattati non è stata mai possibile. Per noi quindi andare in Europa non significa soltanto un voto per le Europee e per le politiche che abbiamo fatto ma anche un voto per poter cambiare questa Italia. Avete visto nel recente bilancio quanta battaglia abbiamo dovuto fare per portare avanti alcune delle nostre azioni. Quindi c’è bisogno di un’Europa che inquadri diversamente la responsabilità solidale che possa dare all’Italia quella forza per poter ripartire come deve».
«INFILTRAZIONI MAFIOSE? NON PARLIAMO DI DICERIE» «È il momento di dover parlare di cose vere e non di dicerie». Lo ha affermato il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, rispondendo a Lamezia Terme a una domanda dei giornalisti sul rischio di infiltrazioni mafiose nelle fila della Lega, soprattutto nelle regioni del Sud. «Secondo me – ha sostenuto Durigon – questo è un dibattito che si potrebbe fare su tutti i partiti. Io sono fiducioso di quello che stiamo facendo al Sud. Se pensiamo agli enormi risultati, che non sono sondaggi, che abbiamo avuto in Basilicata, è significativo ormai il radicamento della Lega e delle azioni che la Lega fa con il suo leader Matteo Salvini. Dopo di che, queste dicerie, insomma… Credo – ha concluso il sottosegretario al Lavoro – che sia il momento di dover parlare di cose vere e non di cose che possono essere nascoste, celate oppure dette da voci non giuste secondo me».

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