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Aeroporti, la giunta prova ad accelerare sugli investimenti da 70 milioni

I paletti della Commissione europea per la Nuova aerostazione di Lamezia. La rivalutazione degli interventi di adeguamento a Reggio Calabria e Crotone. Il governo regionale chiede l’impegno di Enac…

Pubblicato il: 28/04/2019 – 17:02
Aeroporti, la giunta prova ad accelerare sugli investimenti da 70 milioni

LAMEZIA TERME I fondi sono quelli del Patto per la Calabria, da più parti additato per i ritardi nell’avvio dei progetti. E sono tanti: quasi 70 milioni di euro destinati a completare la vision del Piano regionale dei trasporti della Regione. «Incrementare l’accessibilità della Regione verso l’Italia, l’Unione Europea, il Mediterraneo e il resto del mondo, sviluppare i servizi di mobilità passeggeri a scala nazionale ed internazionale, potenziare i servizi passeggeri modalità aereo, strutturare e sviluppare gli hub strategici passeggeri modalità aereo» recita la delibera di giunta che chiama a uno sforzo suppletivo per portare a termine il programma di adeguamento dei tre scali calabresi. 
Il protocollo d’intesa è già stato messo nero su bianco, «un un corposo programma di adeguamento infrastrutturale degli aeroporti di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone da realizzarsi con il concorso di risorse di matrice regionale (fondi Por 2007/2013 e Par Fas 2007/2013), nazionale (Pon Trasporti 2000/2006 e Pon Reti e Mobilità 2007/2013), fondi propri della Società Enav e fondi propri della società di gestione aeroportuale». L’intervento strategico “Nuova aerostazione di Lamezia Terme, adeguamento aeroporto dello Stretto, messa in sicurezza aeroporto S.Anna” inserito nel Patto per la Calabria prevede una spesa di 69,8 milioni di euro.
La fetta più importante è riservata alla Nuova aerostazione di Lamezia Terme, intervento avviato da Sacal, che «ha predisposto una soluzione progettuale a livello preliminare di importo complessivo pari a 51 milioni di euro, con iniziale previsione di cofinanziamento di risorse pubbliche di matrice regionale nella misura del 50%». Questo progetto è stato esaminato dalla Direzione generale della Commissione europea che «ha autorizzato l’esecuzione dell’intervento riducendo il contributo pubblico concedibile alla misura massima di 16,840 milioni, cui corrisponde un cofinanziamento a carico di Sacal pari a 34,160 milioni».
Gli altri interventi – secondo quanto riporta una delibera della giunta regionale – sono la «ristrutturazione e adeguamento aerostazione passeggeri di Reggio Calabria, intervento già incluso in Accordo di programma quadro, avviato da Sogas e sospeso a seguito del fallimento in cui è incorsa la medesima Sogas»; gli «interventi di miglioramento safety e security aeroportuale I e II fase (aeroporto di Reggio Calabria), intervento già incluso in Protocollo di Intesa e PAC 2007/2013 e non concretamente avviato»; la «messa in sicurezza del sedime aeroportuale dell’aeroporto di Crotone, intervento già incluso in Protocollo di Intesa e non concretamente avviato».
La Regione vuole accelerare. E si dà, nell’atto dell’esecutivo, una road map di massima.
Intanto, per la Nuova aerostazione, «occorre impegnare Sacal a una definitiva determinazione rispetto alla partecipazione finanziaria a proprio carico per la realizzazione dell’intervento». Alla realizzazione «sono destinate risorse pubbliche di matrice regionale (…) pari a 16,840 milioni di euro», per rispettare la decisione della Commissione europea. «Per ogni eventuale alternativa rispetto alla configurazione posta a base dell’iter finora compiuto – continua la delibera –, sono altresì destinate, in linea con gli atti programmatici richiamati in premessa, risorse finanziarie di matrice regionale in consistenza compatibile con i Regolamenti comunitari, fino al limite di 25,938 milioni di euro, pari all’importo iscritto in bilancio per la realizzazione dell’iniziativa».
Dell’intervento di ristrutturazione e adeguamento dell’aeroporto di Reggio Calabria va rivalutata, invece, «l’attualità programmatica»: vi si possono destinare risorse pubbliche regionali fino a 8,7 milioni di euro (ma il finanziamento va epurato di quelle già stanziate a favore della fallita Sogas). Anche per i due interventi infrastrutturali (ancora Reggio Calabria e Crotone) va valutata «l’attualità programmatica provvedendo ad individuare un aggiornato quadro di priorità di esigenze di intervento infrastrutturale». Le somme prevedono un investimento di 4,5 milioni per il “Tito Minniti” e 4,4 milioni per il “Sant’Anna”.
Primo step, per la giunta regionale, sarà «un percorso di concertazione con Enac e Sacal, nel rispetto della normativa di settore compresa la regolamentazione comunitaria in materia di aiuti di Stato». C’è un «quadro di criticità» da affrontare per portare a termine gli investimenti e serve «l’impegno congiunto di Enac e Sacal» per restare all’interno dei paletti posti dalla Commissione europea.

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