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«Porto di Corigliano senza acqua né elettricità», Abate (M5S) "chiama" il commissario

La senatrice chiede l’intervento di Bagnato: «Prima di lasciare la città al nuovo sindaco renda possibile almeno la raccolta dei rifiuti nell’area»

Pubblicato il: 28/04/2019 – 17:14
«Porto di Corigliano senza acqua né elettricità», Abate (M5S) "chiama" il commissario

CORIGLIANO ROSSANO «Già nei giorni scorsi ero tornata a parlare della situazione ricordando come durante la visita del ministro alle Infrastrutture e ai trasporti Danilo Toninelli alla Capitaneria di Porto di Corigliano Rossano si discusse, tra le altre cose, dello scalo portuale ausonico. Già nei mesi scorsi, infatti, denunciai che la struttura è senza elettricità e senza acqua. Istanze segnalate anche dalla delegazione dei pescatori nel corso dell’incontro finale». Lo afferma, in una nota, la senatrice Rosa Silvana Abate, del Movimento 5 Stelle.
«Sono noti – aggiunge – i problemi della struttura: manca la fornitura di servizi all’utenza quali elettricità e acqua, vanno potenziare le infrastrutture stradali tra il porto e l’entroterra, va ammodernata la rete stradale, va realizzata una apposita linea ferrata dedicata al porto per un celere collegamento con la esistente rete ferroviaria, va consentito ai pescatori di utilizzare, per l’alaggio e il varo delle unità da pesca, le strutture portuali realizzate dalla Lega Navale Italiana, non ancora ultimate. Problemi e grandi incompiute che la vecchia politica ha lasciato in eredità al Governo del Cambiamento che ha dimostrato di puntare molto sulla Calabria e sulla Sibaritide. Una legge, in particolare, la “Salvamare”, che consente ai pescatori di raccogliere la plastica in mare, il Consiglio dei Ministri, a inizio aprile, ha dato un’indicazione chiara e decisa sul fatto che, come ha detto lo stesso Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, i pescatori potranno finalmente portare a terra la plastica accidentalmente finita nelle reti. Finora erano costretti a ributtarla in mare perché altrimenti avrebbero compiuto il reato di trasporto illecito di rifiuti, sarebbero stati considerati produttori di rifiuti e avrebbero dovuto anche pagare per lo smaltimento». «Ed è in quest’ottica – dice ancora la senatrice Abate – che chiedo a chi di competenza di predisporre il sistema necessario affinché anche nel porto di Corigliano Rossano possa essere possibile la raccolta dei rifiuti. Il commissario Domenico Bagnato, ormai al passo d’addio, prima di lasciare la città in mano al nuovo sindaco modifichi il contratto con la società che si occupa della raccolta differenziata inserendo anche il porto nelle sue competenze o, in alternativa, prepari tutti gli atti utili affinché chi ci sarà dopo di lui possa almeno offrire questo servizio ad una delle flotte pescherecce più importanti della Calabria. Sarebbe un segnale vero di una gestione commissariale che s’è contraddistinta per un sostanziale immobilismo».

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