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Spaccio e combattimento tra cani a Taurianova, 7 condanne

Il gip ha assolto gli imputati dal reato di associazione a delinquere e ha ridotto le pene chieste della Procura

Pubblicato il: 30/04/2019 – 17:55
Spaccio e combattimento tra cani a Taurianova, 7 condanne

PALMI Con la celebrazione del rito abbreviato richiesto dall’avvocato Antonino Napoli, difensore di Bruno Corica, Benito Corica, Antonio Carbone e Salvatore Bambino, e dall’avvocato Giovanni Piccolo, difensore di Nino Vittorio Tripodi e Maria Gioffrè, si è definito il procedimento con cui la Procura della Repubblica di Palmi, coordinata dal Procuratore della Repubblica di Palmi Ottavio Sferlazza e dal sostituto Enrico Barbieri, in seguito a complesse e laboriose attività d’indagine supportate da intercettazioni telefoniche e ambientali, che avevano portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Palmi, Dioniso Pantano, nei confronti di sette indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di spaccio di sostanze stupefacenti (cocaina e marijuana) e di associazione a delinquere finalizzata al combattimento tra cani.
Il giudice dell’udienza preliminare, Alberto Romeo, accogliendo parzialmente le argomentazioni della difesa degli imputati ha assolto gli imputati dai reati di associazione a delinquere finalizzata al maltrattamento e combattimento tra cani e ha ridimensionato le richieste di condanna formulate dall’ufficio di Procura di Palmi.
Pertanto Bruno Corica, a fronte della richiesta del pm di condanna alla pena di 12 anni di reclusione e 120mila euro di multa, è stato condannato alla pena di 5 anni e 4 mesi di reclusione e 62mila euro di multa; Nino Vittorio Tripodi, a fronte della richiesta del pm di condanna alla pena di anni 6 anni di reclusione è stato condannato alla pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione e 24mila euro di multa; Benito Corica, a fronte della richiesta del pm di condanna alla pena di 8 anni di reclusione e 80mila euro di multa è stato condannato alla pena di 2 anni di reclusione e 22mila euro di multa con pena sospesa; Salvatore Bambino, a fronte della richiesta del pm di condanna alla pena di 6 anni di reclusione e 80mila euro di multa è stato condannato alla pena di 1 anno e 10 mesi di reclusione e 8mila euro di multa; Antonio Carbone, a fronte della richiesta del pm di condanna alla pena di 6 anni di reclusione e 60mila euro di multa è stato condannato alla pena di 2 anni di reclusione e 8mila euro di multa con pena sospesa e Maria Gioffrè, a fronte della richiesta del pm di condanna alla pena di 4 anni di reclusione è stata condannata alla pena di 2 anni di reclusione e 12mila euro di multa.
Secondo l’accusa le indagini, partite nel 2015, avevano permesso di disvelare una ampia, capillare e diffusa rete di spaccio di sostanze stupefacenti di tipo cocaina e marijuana a cui si approvvigionavano i tossicodipendenti della Piana di Gioia Tauro nonché un’associazione a delinquere finalizzata al maltrattamento e combattimento di cani, costituita da Bruno Corica, col ruolo di capo, promotore ed organizzatore, Benito Corica, Salvatore Bambino, Carmine Laurendi ed altri allo stato rimasti ignoti.
Il gup, dopo aver riqualificato i reati di spaccio di cocaina con quelli di spaccio di marijuana e assolto dal reato associativo ha accolto le istanze di revoca della custodia cautelare, formulate dall’avvocato Antonino Napoli, nei confronti di Benito Corica e Antonio Carbone, che sono stati rimessi in libertà, e Salvatore Bambino, a cui è stato imposto l’obbligo di firma.
Per Bruno Corica il gup, accogliendo la richiesta dell’avvocato Napoli, ha sostituito la custodia in carcere con quella degli arresti domiciliari.
L’operazione, condotta dal commissariato di Taurianova aveva ricevuto l’attenzione del ministro dell’Interno Matteo Salvini che con un post su Twitter (foto) aveva così commentato l’operazione: «Nelle prime ore del mattino la polizia di Stato in provincia di Reggio Calabria ha eseguito 7 arresti per associazione a delinquere, spaccio di sostanze stupefacenti e organizzazione di combattimenti clandestini tra cani. Che vigliacchi, le bestie siete voi!».

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