ACRI Teatro, comunità e desiderio di esplorare il territorio attraverso nuove forme di linguaggio artistico. Riparte “Picitti Stories”, progetto nato dalla creatività dell’associazione “ConimieiOcchi”. Cofinanziato dalla Regione Calabria, il percorso artistico è ormai alla sua seconda edizione ed è sostenuto dal Comune di Acri. La prima edizione guardava al passato, partendo dal quartiere Picitti, un tempo cuore pulsante dell’entroterra cosentino. E attraverso ricerca, teatro, installazioni e interviste, ne ha raccolto le memorie, elaborate nella performance finale come racconto di quel mondo perduto. “Picitti Stories tempo Presente” è il punto d’arrivo e di “ri-partenza” di questa riflessione, secondo capitolo del viaggio dell’associazione “ConimieiOcchi”. Qui il borgo più antico di Acri diventa simbolo di un’Italia che scompare, ferita dall’abbandono delle aree interne. Gli scorci antichi di città e paesi, diventati spesso luoghi “fantasma”, oggi spingono a una riflessione profonda sulle migrazioni. Così il fascino delle case diroccate, sventrate dal tempo e immerse nel silenzio, diventa protagonista di questo viaggio. Sarà la dedica a Santa Lucia, che sottende uno sguardo nuovo sulla realtà attraverso il rito di devozione che c’era un tempo, e che univa la comunità anche dopo l’abbandono, a segnare il cammino degli artisti. «L’obiettivo della nostra ricerca – spiega Maria Grazia Bisurgi, presidente dell’associazione – è aprire un nuovo sguardo attraverso l’arte e l’incontro con la comunità. Guardare, quindi, con nuovi occhi il tempo presente».
IL PROGRAMMA Il progetto sarà articolato in varie fasi. Dal 3 al 5 maggio: laboratorio diretto dall’associazione di Bergamo “La voce delle Cose”, sul potenziale evocativo degli oggetti di Bergamo Luí Angelini, in collaborazione con l’associazione acrese Tamm. Picitti Stories vuole studiare, attraverso la drammaturgia teatrale, cosa oggi rappresentino gli oggetti nel quotidiano di chi vive queste terre. Nello scenario che ci vede sempre più connessi all’esterno attraverso strumenti digitali. Questo laboratorio ha l’obiettivo di esplorare il mondo degli oggetti, per poi elaborare, alla fine del percorso, una riflessione sul loro ruolo nel “Tempo Presente”.
Il 10 maggio alle 10:30 a palazzo Padula, ad Acri, si terrà la conferenza stampa di presentazione del progetto.
Dall’11 al 18 maggio: laboratorio di 5-7 giorni con I.t.c.g.t. “G.B. Falcone” (istituto turistico), laboratorio sul turismo sostenibile. L’idea parte dal concetto di “turismo ispirazionale”, che mette al centro il viaggio interiore di chi arriva in questi luoghi. Da qui il concetto di “viaggio dell’anima”, da sviluppare sul territorio attraverso il contributo dell’associazione Vivosostenibile, di Bologna, in collaborazione con i ragazzi dell’Itcgt (istituto turistico) e i migranti ospiti della “Casa di Abou Diabo”, comunità per minori stranieri non accompagnati che da anni fa buona accoglienza sul territorio.
Dal 18 al 24 maggio: verrà attivata la ricerca con la popolazione, con incontri, interviste, lavoro di soundscape, raccolta di storie e realizzazione di video sui temi legati al presente ad Acri, sul concetto di comunità.
Sono previsti anche un laboratorio pedagogico teatrale con i bambini delle elementari dell’istituto “V. Padula” e dei collegamenti Skype con alcuni membri della comunità acrese a Bardolino, dove la migrazione è stata tale da creare quasi uno “sdoppiamento” di Acri in quei territori.
Il 2 giugno l’ evento finale nel giorno della Festa della Repubblica: una performance che coinvolgerà la comunità, gli studenti, i migranti e altri artisti. L’obiettivo è quello di elaborare, attraverso performance artistiche, le ricerche effettuate sul Tempo Presente, mettendo insieme tutte le esperienze realizzate in questo mese di lavoro.
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