ACRI “Adotta una parete”. Da qui parte l’idea che l’associazione “Lo Stato delle persone” ha presentato all’amministrazione comunale di Acri. Il sindaco e la giunta del Comune del Cosentino hanno espresso vivo apprezzamento e ora è si sta lavorando per adattare il porgetto alle norme amministrative con un Regolamento e una Convenzione da sottoscrivere tra chi decide di abbellire gratuitamente la città e l’ente. Con manufatti, con pietre, con murales oppure con opere di fantasia (in foto il murales di Jorit realizzato a Napoli) che dovranno rispondere ad un solo requisito: quello dell’arte, libera e bella. Con lo scopo di conservare e abbellire muri di sostegno e mura di cinta di proprietà demaniale o comunale. «Per ridare ad Acri – spiegano i promotori – una brezza di primavera anche nella stagione fredda».
Sulla falsariga del progetto “Adotta un’aiuola” e meno dispendiosa, «l’idea – affermano Emilio Grimaldi e Michael Barillaro, presidente e vicepresidente del sodalizio – sposa felicemente l’interesse pubblico e l’iniziativa privata. E il fatto che la sponsorizzazione dei privati cittadini debba dipendere più che dal logo gigantesco, così come siamo abituati a vedere nei manifesti sei per tre, ma dalla stessa bellezza dell’opera farà bene sia ai commercianti che a tutta la città di Acri».
«Ora il Comune – proseguono Grimaldi e Barillaro – sta lavorando ad un regolamento ed una convenzione. Poi bisognerà stilare un elenco di pareti. Infine, se il Comune ce lo permetterà proporremo ai diretti interessati degli artisti di Acri o di fuori che vorranno mettersi in mostra, salvo il rapporto, economico, che dovranno avere esclusivamente con chi decide di adottare. #Acripiùbella è l’hashtag che ci piace».
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