di Luca Latella
CORIGLIANO ROSSANO Repetita juvant? Il Movimento Cinque Stelle di Corigliano Rossano non molla. E dopo aver tentato la via del ricorso, già respinto, al Tribunale Amministrativo Regionale, tocca al Consiglio di Stato.
L’appello è già stato inoltrato nelle scorse ore come confermato al Corriere della Calabria da Claudio Fiorentino, candidato a sindaco pentastellato. «Vogliamo fare chiarezza e se per farlo dobbiamo appellarci ad ogni grado di giudizio, lo faremo», sono state le sue parole.
Com’è ormai noto, il M5S è stato escluso dalla prima competizione elettorale della storia della nuova città per dei vizi di forma – su tutti i timbri di congiunzione fra i fogli delle firme dei sottoscrittori della lista elettorale – costati molto cari.
«Nel ricorso al Tar – spiega Fiorentino – abbiamo evidenziato anche come i presentatori della lista sono stati “indotti in errore”, circa la regolarità degli adempimenti prescritti, proprio dal comportamento tenuto da chi doveva controllare preliminarmente la documentazione e non lo ha fatto. Ma il Tribunale amministrativo regionale non ha riconosciuto le nostre motivazioni e ha bocciato il ricorso. Accettiamo il responso dei giudici ma, come avvenuto in questa prima parte di campagna elettorale, i veleni e le notizie false continuano a susseguirsi ed è necessario ancora una volta fare chiarezza».
Fiorentino ringrazia, quindi, i quattro parlamentari del territorio «che ci stanno supportando in questo difficile momento. Gli attacchi strumentali che stanno ricevendo in queste ore non rendono minimamente giustizia della loro vicinanza, per quanto hanno fatto e fanno quotidianamente per gli attivisti e, soprattutto, per quanto stanno facendo per la città, per la Sibaritide e la Calabria tutta. E i fatti, i primi risultati raggiunti, la costante presenza di membri del governo sul territorio ne sono una prova inconfutabile».
Il portavoce candidato a sindaco specifica che gli errori non sono da addebitare al loro operato e che si è trattato di «un mero errore formale di quella parte degli atti inerenti la presentazione delle firme a supporto della lista M5S a risultare fatale e portare all’esclusione».
Il ricorso al Consiglio di Stato è stato presentato perché a suo dire «non c’è nessuna illegalità o irregolarità grave come qualcuno ha voluto fare intendere» e qualora non vi sarà più nulla da fare faranno da «vigile opposizione a quella che sarà l’amministrazione che guiderà la città di Corigliano Rossano».
Tra i possibili scenari, se il ricorso al Consiglio di Stato dovesse essere accolto, non è da escludere lo slittamento della data delle amministrative di qualche settimana. (redazione@corrierecal.it)
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