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Ritorna MoMe, “momenti di memoria” che uniscono due Comuni

Il 16 maggio prende il via la seconda edizione del festival multi-culturale che si svolge a Simeri Crichi e Soveria Simeri, alle porte di Catanzaro

Pubblicato il: 07/05/2019 – 8:29
Ritorna MoMe, “momenti di memoria” che uniscono due Comuni

CATANZARO Ritorna il “MoMe Festival-Momenti di Memoria”, la manifestazione che punta a valorizzare e comunicare l’identità storico-culturale della vallata tra Soveria Simeri e Simeri Crichi, l’area che cronache e documenti vogliono essere “l’antica città Trischene”. Il Festival, co-finanziato dal Pac Calabria 2014-2020 e realizzato con il patrocinio di Unione Europea, Regione Calabria, Comune di Simeri Crichi e Soveria Simeri, è alla seconda edizione e inizierà il 16 maggio. Si tratta di un progetto multi-culturale che unisce strettamente eventi artistici, paesaggio, beni archeologici, borghi e cultura, per far emergere l’unicità di questi luoghi e la loro storia peculiare. La programmazione MoMe prevede cantieri artistici di formazione, appuntamenti di letteratura, musica, teatro, danza acrobatica, street art, trekking urbano e naturalistico, il coinvolgimento delle associazioni e dei produttori locali. Il Festival “MoMe” è stato presentato in una conferenza stampa da Emi Bianchi e Giorgia Boccuzzi, direttrici artistiche dell’evento, insieme a Salvatore Bullotta, responsabile amministrativo dell’assessorato regionale alla Cultura, Amedeo Mormile, sindaco di Soveria Simeri, il vice sindaco di Simeri Crichi, Eugenio Grande, Caterina Zangari, assessore alla Cultura del Comune di Simeri Crichi, Maria Rubino, assessore alle Attività produttive del Comune di Simeri Crichi, Domenico Garcea, consigliere comunale di Simeri Crichi. Bullotta ha definito il MoMe un progetto «molto interessante che permette di valorizzare un’area che comprende un significativo patrimonio culturale materiale e immateriale, e che permette di sprigionare la creatività dei giovani attraverso l’espressività artistica anche in luoghi un po’ più distanti dai centri urbani dove c’è una incidenza culturale maggiore». Secondo il sindaco di Soveria Simeri, Mormile, questa è una occasione per «dirci che i nostri territori non li conosciamo bene, nel momento in cui non riusciamo a valorizzare in maniera appropriata le ricchezze che hanno. I progetti come il MoMe permettono di avviare un percorso virtuoso di conoscenza dei nostri comuni, anche attraverso sinergie importanti come quelle che il mio comune ha attivato con Simeri Crichi». L’assessore di Simeri Crichi Zangari ha ricordato che «il progetto punta a recuperare la memoria di luoghi, tradizioni e memorie che caratterizzano il nostro territorio». «La cultura diventa una risorsa su cui fare leva per lo sviluppo dei territori», ha messo a sua volta in evidenza il vicesindaco di Simeri Crichi, Grande: «Pensiamo a quello che è successo lo scorso anno, con le nostre comunità che hanno potuto conoscere la figura di Cecilia Faragò, nostra concittadina, l’ultima donna ad essere stata processata per stregoneria. Grazie a Giorgia ed Emi abbiamo recuperato una pagina importante della nostra storia da cui potremmo sviluppare economia e turismo». Il consigliere comunale di Simeri Crichi Domenico Garcea ha sostenuto che «manifestazioni culturali di questo livello producono una rilevante coesione sociale». L’obiettivo – secondo l’assessore Maria Rubino – è quello di coinvolgere attività produttive e giovani proprio spiegando il valore sociale ed economico di questa iniziativa». A Emi Bianchi e Giorgia Boccuzzi il compito di illustrare il festival nel dettaglio. «Questa seconda edizione del Mome Festival vuole focalizzarsi sul concetto di memoria dilatata, che percorre e attraversa gli spazi e il tempo, come un cadenzare costante, una candalìa. Durante le fasi di monitoraggio dei progetti, verifichiamo spesso che gli abitanti desidererebbero forme di attrattori culturali che possano ripetersi nell’arco dell’anno, in diversi momenti, non meri eventi, ma ponti tra tempi diversi e spazi diversi, quest’anno abbiamo voluto raccogliere questa sfida, e costruire ponti di memoria, come un ponte è la preziosa unità tra Simeri Crichi e Soveria, come lo è tra la montagna e il mare, il filo conduttore del programma della seconda edizione è quindi la memoria dilatata, nel senso del contenuto, dello spazio e del tempo». Il festival si svolgerà il 16, 17, 18 e 19 maggio, 25, 26, 27, 28, 29 e 30 giugno per chiudere in bellezza il 28 luglio: gli eventi sono segnalati sulla pagina Facebook e sul sito del Festival www.momefestival.it.. «Nello specifico – spiegano Bianchi e Boccuzzi – non potevano mancare i cantieri di formazione, quello di musica popolare a cura di Danilo Gatto musicista che da oltre 30 anni si interessa di musica popolare, cantiere rivolto ai musicisti e aspiranti tali, si svolgerà a Simeri Crichi dal 16 al 18 di maggio; il 17 inizierà invece il cantiere di scrittura a cura di Lorenzo Chirico, archeologo, che da anni conduce ricerche sul territorio , fondatore di Aps Asperitas, ci introdurrà in una ricerca di recupero della oralità, di quelle storie che si tramandano, come delle fiabe raccontate la sera al fuoco, 4 storie, 4 racconti che saranno raccontate e ascoltate dai bambini della scuola elementare del complesso Bruno Citriniti, e che diventeranno successivamente un libro. A giugno apriamo un cantiere nuovo, dedicato completamente ai bambini, che attraverso il linguaggio non verbale scopriranno i racconti della piazza, della loro piazza, il cantiere che si svolgerà a Simeri Crichi, è curato da Maria Grazia Bisurgi e Francesco Votano dell’associazione Conimieiocchi, e il cantiere di teatro memoria, a cura di Saverio Tavano, che si svolgerà invece a Soveria rivolto a tutti e soprattutto agli ospiti di Salus Mentis che seguono dall’anno scorso tutte le attività del MoMe, sostenuti da Luciano Gagliardi de Ilorazepam, che stanno fra l’altro sviluppando un serio progetto di rieducazione socio-psichica attraverso l’arte. A fine giugno un weekend bizzarro tra teatro, street art a cura di Paola Loprete che realizzerà un murales a Simeri mare dove si potrà anche restare col fiato sospeso grazie allo spettacolo di tessuti aerei air tango di Elena Garufi, per poi ritrovarci con il gran finale nella cornice suggestiva e straordinaria della Collegiata di Simeri, che grazie all’accoglienza di don Francesco Cristofaro e don Alessandro Nicastro ospiterà la parte conclusiva del festival, presentazione del testo dei racconti di Simeri, e del calendario dedicato ai martiri della mafia, per non dimenticare, e il concerto di Fabio Macagnino il 28 luglio». A corollario come sempre delle attività i trekking urbano a cura di route 106 su Soveria e quello archeologico su Simeri, e prima di ogni evento gli aperitivi a km0 grazie ai quali potremo degustare e conoscere i produttori e i prodotti tipici del territorio.

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