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Ancora commozione e incredulità per la scomparsa di Paolo Pollichieni

In tanti, via email o sui social network, continuano a ricordare il direttore, il giornalista e l’uomo. Giovedì i funerali a Locri

Pubblicato il: 08/05/2019 – 16:18
Ancora commozione e incredulità per la scomparsa di Paolo Pollichieni

Tra commozione ed incredulità, le parole ed il pensiero di tanti che hanno voluto ricordare il direttore Paolo Pollichieni, il giornalista e l’uomo. Abbiamo raccolto una serie di post, commenti, comunicati, aneddoti e corrispondenza che dipingono il ritratto di un libero pensatore «mai chino di fronte al potere»; di un uomo perbene, che «ha sempre creduto in una Calabria migliore e più libera». I suoi funerali si terranno giovedì pomeriggio alle 15,30 nella Cattedrale di Locri (qui molti messaggi di cordoglio da parte di rappresentanti istituzionali ed esponenti delle forze politiche, economiche e sociali della regione, e qui il ricordo di colleghi e amici).
TWITTER
antonio cersosimo
@avvtoto13
May 6
«La giornata inizia male. Poche ore fa la triste notizia della morte dell’amico carissimo #PaoloPollichieni. Ha combattuto invano contro un brutto male. Autore di inchieste scottanti,maestro del giornalismo.Quante battaglie insieme nell”aspra terra di Calabria! RIP amico mio!!»
ludovica
@lu_macr
May 6
«Acuto osservatore, pungente analista, abile affabulatore in grado di portarti dentro intricati grovigli mai perdendo di vista il bandolo della matassa. Simpaticissimo sempre. Ci mancherai #PaoloPollichieni»
FACEBOOK
Luciano F. Marranghello
«La scomparsa di Paolo Pollichieni è una notizia che mi addolora. Chi come me ha avuto modo di conoscerlo sa che era un uomo intelligente, colto e perbene. Paolo era un grande giornalista serio, scrupoloso e di qualità che non si è mai inchinato di fronte al potere. La sua voce libera autorevole e coraggiosa mancherà alla Calabria, mia sventurata terra.»
Josephine Carioti
«Con lui noi calabresi perdiamo un altro grosso pezzo di libertà. Sono costernata.»
Annamaria Principe
«Una triste notizia …. mancherà a tutti lascia un vuoto incolmabile
Paolo riposa in pace grande uomo professionista serio e…grande amico.
Una preghiera di cuore»
Piero Luzzi
«Ho avuto il piacere di conoscere Paolo un paio d’anni fa. Una di quelle persone reali che ti fanno capire subito di che “pasta” sono fatti. Ho molto apprezzato da subito la sua grande professionalità, la sua esperienza giornalistica, concretezza, umanità e soprattutto l’umiltà nel condurre le sue interviste. Una persona semplice, concreta e reale di cui il giornalismo italiano oggi avrebbe tanto bisogno. Paolo amava tanto il suo lavoro e soprattutto la sua terra, la Calabria, di cui non ha avuto il piacere di vedere il riscatto. In questo momento triste sono vicino alla redazione e alla famiglia. Che la terra ti sia lieve Paolo e che Dio accolga la tua anima in Paradiso. ? R.I.P.»
Mario Logullo
«Grande tristezza per la morte di Paolo Pollichieni. La Calabria perde uno dei più grandi giornalisti. Che possa riposare in pace e le mie più sentite condoglianze a tutta la famiglia ed i colleghi del giornale.»
Benedetto Di Iacovo
«Incredulo di quanto ho letto. Il giornalismo perde una penna e un professionista importante. Un protagonista attento delle dinamiche della sua terra, acuto, graffiante e a schiena dritta.
Ciao Paolo. La terra ti sia lieve.»
Leonardo Graziano
«Addio grande maestro della scrittura… Magari con un tratto di penna da lassù tenterai ancora una volta l’impossibile. E ci racconterai, ancora un’altra volta, quello che ancora mai abbiamo letto.»
Enrico Borrello
«Perdiamo uno dei pochissimi veri giornalisti che avevamo in Calabria, un giornalista d’inchiesta che poneva domande e faceva ragionare. Speriamo che i suoi colleghi vogliano onorare la sua figura proseguendo con lo stesso impegno il suo lavoro per una Calabria migliore e più libera. Grazie Paolo.»
Antonino Carlo Fazio
«Non ho mai conosciuto di persona il Dott. Pollichieni, ma lo sentivo spesso nominare da mio padre, che lo considerava persona perbene, professionista leale e perciò meritevole di una stima incondizionata.
Poco tempo dopo la morte di papà, durante una premiazione cui era protagonista il Dott. Pollichieni, questi colse l’occasione di ricordare pubblicamente mio padre.
Quando venni a sapere dell’affettuoso gesto del Pollichieni, mi sentii in dovere di scrivergli per ringraziarlo del gradito pensiero che aveva avuto e che tanto aveva commosso me e la mia famiglia.
Questa fu la sua risposta alla mia mail:
“È stato per me un onore lavorare, sia pure su fronti diversi, insieme a suo padre.
Anni duri e difficili ma anche esaltanti .
Conservo nel mio ufficio una foto con lui. Eravamo sorridenti come ci capitava di rado… 
Il nostro è un mondo che non conserva memoria… e sbaglia. 
In una occasione drammatica ho anche avuto il suo soccorso . Misero una bomba nella mia macchina che era nel garage sotto casa mia. L’esplosione provocò un brutto incendio i miei bambini era in casa. I primi ad accorre furono suo padre e il generale Niglio. Altro amico/eroico. Ho. ancora l’immagine di suo padre con i miei figli in braccio. 
Resta mio il debito di gratitudine e la sua morte non lo estingue.
Ho solo voluto ricordare in quel contesto quello che considero un eroe dei nostri tempi che ha dato sempre il massimo e lo ha fatto stando in testa e non impartendo solo ordini.
Tutto qui.
Era mio dovere. 
Sono invece felice di averla conosciuta sia pure ancora non di persona…. chissà forse è stato LUI ad organizzare tutto. 
Un caro abbraccio”.
(Paolo Pollichieni)
Caro Dott. Pollichieni, non ho fatto in tempo a conoscerLa di persona, ma resterà vivo per sempre in me il ricordo di un UOMO perbene.»
Spartaco Pupo
«Paolo Pollichieni non si ritraeva, non sfuggiva al confronto, anzi lo cercava con quelli che considerava intellettualmente onesti, anche se di orientamento diverso, se non opposto, al suo. Qualità purtroppo assai rara. Mancherà alla Calabria e agli uomini liberi.»
Francesca Cosentino
«Conoscevo Paolo e lo apprezzavo e stimavo, ricambiata. L’ho visto una delle ultime volte alla morte di sua madre, già stava poco bene, reduce da un ricovero, portava i segni di una seria sofferenza e poi ,l’ultima volta,al teatro a Cittanova con il suo grande amico Nicola Gratteri, sembrava essersi ripreso. Era un uomo acuto, molto temuto da chi aveva paura della sua penna, un giornalista autorevole,coraggioso,vero e veritiero senza se e senza ma. Mi mancherà il piacere di ascoltarlo per dire la sua sul suo “Omissis “ e come a me mancherà a molti . Ciao Paolo dovunque tu sia sappi che hai lasciato un grande vuoto nella tua redazione e tra i tuoi estimatori.»
Antonio Plateroti
«Una perdita immensa per la Calabria e per l’Italia, uno dei pochi giornalisti coraggiosi con le palle che non aveva timore di cantarle a tutti!!! Apriva sempre il suo Omissis in tv con la frase “Rieccoci” RIP arrivederci buon viaggio Paolo.»
Francesco Rocco Picone
«La Calabria perde una voce e una penna importanti. Lo ricordo fin da quando ho iniziato a leggere i giornali, nei suoi articoli dalla Locride, sulla Gazzetta del Sud. Alla famiglia e a voi della redazione vanno le mie sentite condoglianze.»
Vincenzo Lacroce
«Grande giornalista d’inchiesta. Uno dei pochi che ha scritto pezzi storici sulla mafia e soprattutto sulla ndrangheta, senza se e senza ma.»

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