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«Le radici della diaspora italiana e la scrittura memoriale»

di Marco Gatto*

Pubblicato il: 10/05/2019 – 11:42
«Le radici della diaspora italiana e la scrittura memoriale»

Mancano pochissimi giorni all’inizio di uno dei seminari internazionali più innovativi che la Calabria abbia mai conosciuto. Il 15 maggio prenderà avvio l’Italian Diaspora Studies Writing Seminar, una quindici-giorni ricca di appuntamenti che pone al centro dei suoi interessi il concetto di diaspora, oggi di un’attualità a dir poco stringente. Promosso dall’associazione Italian Diaspora Studies, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria e con il Consolato degli Stati Uniti di Napoli, il programma è patrocinato dall’Ambasciata del Canada a Roma, dall’Istituto Culturale Italiano di Montreal (Canada), dalla cattedra di Italian American Studies alla Loyola University di Chicago (USA), nonché dall’Associazione per gli studi italo-americani (IASA).
Fulcro principale del seminario è il tema della scrittura memoriale, legata al riconoscimento delle radici e dell’identità storica dei luoghi. I partecipanti si interrogheranno sulle strategie letterarie di rappresentazione del passato e potranno farlo a stretto contatto con il territorio e con l’ambiente. Non a caso, accanto ai momenti seminariali, una buona parte del programma prevede visite guidate in alcuni luoghi suggestivi e di indiscusso interesse culturale e turistico: dal Parco Nazionale del Pollino fino alla costa tirrenica, per giungere poi a Matera, sulle tracce dell’opera di Carlo Levi e di altri intellettuali che hanno interrogato il tema delle origini e del rapporto con l’identità, non senza passare attraverso la conoscenza di piccoli borghi, ricchi tuttavia di storia e protagonisti delle grandi emigrazioni del passato, come nel caso di Morano Calabro, Papasidero, Civita, Albidona, Metaponto, Aliano.
Il gruppo di circa trenta persone che parteciperà al programma è composto da scrittori, giornalisti e artisti interessati alla storia e alle culture della diaspora italiana. Provengono da Australia, Canada, Germania, Inghilterra, Israele, Italia, Ghana e Stati Uniti. Come spiega Margherita Ganeri, professore ordinario di Letteratura italiana contemporanea all’Università della Calabria e direttore del programma: «In continuità con le attività realizzate negli scorsi anni, lo scopo del programma è di costruire un’ampia prospettiva transnazionale sulla diaspora italiana, con particolare attenzione al Sud e alla Calabria. La cultura materiale del passato e del presente è esperibile solo visitando gli specifici spazi della diaspora, dai paesaggi agli ambienti, dal cibo alla musica alla danza. Abbiamo cercato di costruire una piattaforma di dialogo e confronto tra diverse diaspore italiane in tutto il mondo, collegate agli spazi regionali in cui le tracce delle passate migrazioni sono presenti ancora oggi. L’alternarsi di momenti formali e informali darà vita a un programma vivace e impegnato, che stimolerà la creatività della memoria e della scrittura, offrendo al contempo ai partecipanti un’occasione ideale per visitare Calabria e Basilicata, due regioni ricche di storia e di bellezze naturali e artistiche».
Nel visitare i luoghi delle partenze degli emigranti, infatti, i partecipanti si immergeranno in un’esperienza totalizzante, di natura anche sensoriale, negli spazi reali e culturali del Sud Italia. Potranno così realizzare una forma di apprendimento attivo ed esperienziale, condividendo idee ed emozioni riguardanti le loro storie e consapevolezze della diaspora, attraverso conversazioni, incontri, ricordi, letture e scritture. A tenere i workshop saranno la nota scrittrice italo-americana Maria Mazziotti Gillan, Margherita Ganeri e Connie Guzzo McParland. Tra gli ospiti fanno capolino la rabbina Barbara Aiello, la studiosa Michela Baldo, la studiosa e scrittrice Florinda Fusco, l’attore e regista Maurizio Igor Meta, l’antropologo di chiara fama Vito Teti, che ha collaborato con Margherita Ganeri e Connie Guzzo McParland alla costruzione del programma.
Le lezioni si svolgeranno di mattina, i pomeriggi saranno dedicati alle gite o saranno lasciati liberi per dedicarsi alla scrittura e per dialogare con gli scrittori e gli studiosi. Durante le due settimane di full immersion, anche i momenti di svago sono pensati per stimolare la creatività attraverso il contatto diretto con i contesti locali, fisici e umani. Gli scritti saranno pubblicati in un volume apposito, corredato da fotografie d’autore, nella nuova collana “Italian Diaspora Studies”, diretta da Margherita Ganeri.
Per seguire gli aggiornamenti sul programma: https://www.facebook.com/ItalianDiasporaStudies/

*Docente Unical

 

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