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Crotone, caos in Fi: coordinatori pronti a lasciare

Torromino, Pacenza e altri dirigenti inviano un documento a Santelli. Con cui chiedono che sia ripristinata «una accettabile vivibilità» nel partito dopo l’iniziativa politica che ha escluso i vert…

Pubblicato il: 11/05/2019 – 9:54
Crotone, caos in Fi: coordinatori pronti a lasciare

di Gaetano Megna
CROTONE Pronti a lasciare Forza Italia se non ci saranno i necessari chiarimenti. In un breve documento inviato al coordinatore regionale del partito, Jole Santelli (nella foto), 21 dirigenti della provincia di Crotone chiedono «di ripristinare all’interno del partito una accettabile vivibilità». Tra i firmatari del documento vi sono il coordinatore provinciale e il suo vice, Sergio Torromino e Salvatore Pacenza, e due consiglieri comunali di Crotone, Anna Curatola e Roberto Marullo. Vi è tutto il gruppo dirigente provinciale che si riconosce nella leadership di Torromino. I forzisti di Crotone temono che vi sia in atto un tentativo di mettere le mani sul partito da parte di esponenti catanzaresi, che si muovono in vista della campagna elettorale per le Regionali del prossimo autunno. Fanno gola i voti di Crotone e vorrebbero accaparrarseli.
A provocare la scintilla, che ha portato alla levata di scudi, è l’iniziativa organizzata dal “Comitato Crotone per Mario Occhiuto”, che si terrà questa mattina 11 maggio a Crotone. A questa iniziativa, che è stata targata Fi, perché nella locandina c’è il simbolo del partito, non partecipano né Torromino e né Pacenza. Nella locandina i nomi del coordinatore provinciale e del suo vice non ci sono.
Ci sono, invece, quelli di Luigi Lidonnici, consigliere provinciale, Domenico Tallini, consigliere regionale, Claudio Parente, capogruppo alla Regione, Giuseppe Pedà, candidato al parlamento europeo, Massimo Tambaro di Cutro e Mario Occhiuto, candidato a governatore. Gli attuali dirigenti di Crotone hanno considerato il loro non coinvolgimento nell’iniziativa di oggi come un tentativo di escluderli e, quindi, di puntare su altri soggetti per la gestione futura del partito. Un tentativo da parte di chi conta di più a livello regionale di crearsi i rapporti territoriali in vista delle Regionali. Ecco perché in 21 hanno scritto al coordinatore regionale per chiedere «che immediatamente dopo i risultati elettorali del voto europeo sia necessario ed improrogabile ripristinare all’interno del partito una accettabile vivibilità».
«Eventuali dilazioni in questo – conclude il documento dei 21 – potrebbero essere interpretati come una condivisione di una condizione confusionaria che non saremmo più disposti a tollerare e che potrebbe portare a ripensare l’appartenenza partitica». Non si porge, quindi, l’altra guancia a coloro che hanno tentato di dare lo schiaffo. (redazione@corrierecal.it)

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