VIBO VALENTIA Insulta e minaccia i carabinieri con un coltello nel corso di una perquisizione domiciliare allo scopo di evitare il ritrovamento di armi e munizioni. È quanto accaduto ieri a San Giovanni, piccola frazione di Mileto, in provincia di Vibo Valentia. I militari dell’Arma lo hanno disarmato e arrestato per possesso di armi clandestine e resistenza a pubblico ufficiale. In manette è finito Giuseppe Prostamo, 34 anni, alias “Ciopane”, bracciante agricolo, pregiudicato e ritenuto dagli inquirenti appartenente alla famiglia di ‘ndrangheta “Pititto-Tavella-Prostamo”. Prostamo, insieme al fratello Antonio, è indagato per l’omicidio di Francesco Vangeli, il 25enne di Scaliti di Filandari scomparso il 10 ottobre 2018.
Al termine della perquisizione avvenuta nella sua abitazione i Carabinieri hanno rinvenuto: una pistola calibro 7,65 marca Bersa completa di serbatoio e contenente due proiettili; un bossolo per pistola calibro 7,65 e uno per fucile da caccia calibro 12; tre coltelli a serramanico; due bilancini elettronici; due piccoli contenitori di plastica di forma ovale verosimilmente utilizzati quali contenitori di sostanza stupefacente; una scatola di cartone di piccole dimensioni contenente residui di polvere bianca, e tre schede tipo bancomat, verosimilmente per il taglio della sostanza stupefacente. Dopo le formalità di rito il giovane è stato dichiarato in arresto e tradotto in carcere a Vibo a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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