CATANZARO La lista dei papabili commissari della “nuova” sanità calabrese è stata consegnata nelle scorse ore alla ministra Giulia Grillo. Non senza qualche piccolo strappo – i soliti boatos parlano di qualche incomprensione tra commissario e vicecommissario alla Sanità, Saverio Cotticelli e Thomas Schael – e ritardi dovuti a un iter che l’inner circle della ministra immaginava più spedito. I primi nomi, comunque, ci sono. E questa è una delle due certezze: l’altra è che le posizioni del governo nazionale e della giunta regionale sono più che distanti. Inconciliabili. Come ha fatto chiaramente intendere il governatore Oliverio commentando il video della sua audizione in Commissione sanità alla Camera: «Le nomine le faccia il governo in autonomia», ha scritto su Facebook. E, quasi per rafforzare l’idea della rottura insanabile, l’incontro previsto per il pomeriggio di martedì tra Cotticelli e lo stesso Oliverio è saltato. «Forse non si farà più», dicono fonti della Cittadella regionale. Insomma, il clima è questo, mentre Grillo sfoglia la rosa dei nomi e la vaglia con attenzione. Sarà lei a proporli ai calabresi nel segno di quello che è stato presentato come un cambiamento radicale in un settore che di rivoluzioni tentate ne ha viste parecchie (e non tutte riuscite). Il ministro ha avviato le consultazioni in un ministero blindato anche ai Cinquestelle più attenti alla causa calabrese. E partirà da una serie di nomi: alcuni già filtrati, altri inediti. Quelli di cui si parla già da qualche giorno sono Carmelo Pullara, deputato dell’Assemblea regionale siciliana e Antonino Candela, ex manager dell’Asp di Palermo. Pare, invece, che sia stata proposta la riconferma di Achille Gentile per l’Azienda ospedaliera di Cosenza (Gentile era stato nominato dalla giunta Oliverio), mentre sarebbero in ascesa le quotazioni di Costantino Gallo, manager molisano che il Fatto Quotidiano definì «il dirigente taglia sprechi», molto vicino alla ministra Grillo, e Gilberto Gentili, dirigente marchigiano con esperienze manageriali nella sua regione d’origine e in Piemonte. Tutto è ancora da decidere: i nomi sono in mano a Giulia Grillo e al suo entourage (e la lista compilata in Calabria potrebbe essere profondamente modificata). La scelta competerà esclusivamente a loro, visto che il governatore Oliverio non ha intenzione di “collaborare” dopo lo scontro aperto con i Cinquestelle. (ppp)
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