di Michele Presta
COSENZA Non ci sono gli intrighi di potere della politica che conta ma le elezioni universitarie spesso rappresentano un modo per accreditarsi nel mondo dei “grandi”. Tutto a livello regionale, s’intende, ma non per questo la chiamata alle urne per definire gli organi collegiali (consiglio di amministrazione, senato accademico e Cus) deve passare in secondo piano. Questo vale ancora di più se si considera che all’UniCal gli aventi diritto sono 25mila, numeri che metterebbero l’ateneo nella lista dei dieci comuni più popolosi della Calabria e numeri che fanno misurare il consenso di chi alla militanza della politica studentesca associa quella partitica.
IL PLEBISCITO DI RINNOVAMENTO È FUTURO “Rèf” porta in dote un bottino di voti da record, sia nelle percentuali che nelle preferenze, al punto che solo per una manciata di voti non riesce a doppiare la lista #Noi e a conquistare una doppia “poltrona” al consiglio di amministrazione. Risultato che invece viene raggiunto per l’elezione degli studenti al Cus. Questo significa che al centro sportivo universitario faranno valere la voce degli studenti: Francesco Mazza e Giuseppe Cuda (entrambi sotto l’ala di Rèf) mentre al consiglio di amministrazione si accomoderanno: Gaetano Calagna (Rèf) e Vincenzo Delle Donne (#NOI). Ma dietro all’impegno universitario di “Rinnovamento è futuro” che va avanti dal 2012 c’è la sintesi sull’idea di campus di due forze: quella dei Giovani Democratici calabresi e quella di “Rinnovamento Democratico Universitario”. A dare i natali a Rdu fu il consigliere regionale Fausto Orsomarso che nell’associazione universitaria riuscì a guadagnarsi uno scranno in senato accademico. Chiaro che un accordo politico sono riusciti a trovarlo i giovani del Partito Democratico e i giovani di Fratelli d’Italia. Un accordo che dura ormai da diverso tempo, vista la battaglia per riportare la comunità al voto dopo lo stop alle elezioni indetto un anno fa a seguito de ricorso alla giustizia amministrativa da parte di una candidata esclusa. Per i due gruppi universitari, nulla a che vedere con le idee di governo, nella realtà del campus ragionano a menadito al punto che quasi 1 elettore su 2 gli ha riconosciuto la preferenza.
I GD SI RIUNISCONO AL SENATO Se gli “adulti” di andare nella stessa direzione non ne hanno nessuna intenzione, i “giovani” una sintesi riescono a trovarla. Vincenzo Fallico eletto al senato con Rèf ha intercettato i voti di tutti i giddì delle diverse sezioni provinciali della Calabria. Preferenze politiche e simpatizzanti, certo, che però gli valgono l’etichetta di record man con 2656 voti. Insieme a lui ci saranno Mario Russo (Rèf), Antonio Maiolino (#NOI) e Giovanni Battista Corrado (Athena).
DOPO 12 ANNI UN ISCRITTO DELL’UNICAL AL CNSU Se è vero che c’è una ritrovata unità, la lotta fratricida all’interno dei giovani dem si è comunque consumata. Basti pensare alla scelta di Michele Lionetti (molto vicino al consigliere Carlo Guccione) che ha preferito appaiarsi con “#Noi” incrociando sulla sua strada anche Domenico Mazzitelli. Entrambi con cariche uscenti: Lionetti al senato accademico e Mazzitelli al Cda. La loro lista è stata battezzata dal consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea e indirettamente anche dal collega Brunello Censore visto il beneplacito del figlio Salvatore per votare compatti Benedetto Garo al Cnsu. Il giovane vibonese però è secondo in ordine di preferenze nell’ateneo, terzo invece Stefano Toscano, promosso dalla lista “Athena” e sponsorizzato dal duo Occhiuto & Santelli. A rappresentare i meridionali al Cnsu, tra gli altri, ci sarà invece Francesco De Luca. Un ritorno dopo 12 anni nell’organo nazionale , quello del militante di Udu, per un iscritto all’Università della Calabria premiato anche dalla campagna elettorale di “Rinnovamento è Futuro” con il quale ha condiviso la battaglia (poi vinta) degli idonei non beneficiari della borsa di studio.(m.presta@corrierecal.it)
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