COSENZA È stato individuato e catturato Amadou Coulibally, il detenuto evaso dal carcere di Cosenza nella prima mattinata. A bloccarlo sono stati i carabinieri insieme alla polizia penitenziaria. Il giovane è stato portato nella caserma dei carabinieri dove sarà ascoltato per ricostruire quanto avvenuto.
L’uomo di 20 anni è stato rintracciato intorno alle 20nel quartiere Rivocati nei pressi della chiesa di San Nicola in pieno centro cittadino. Era solo. A ricercarlo fin dalle prime ore della mattina le forze dell’ordine entrate in azione per l’allarme scattato subito dopo la fuga.
Oltre 30 gli uomini della Polizia penitenziaria impegnati nelle attività di ricerca dell’evaso coordinati dal Nucleo investigativo centrale (Nic), fa sapere il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. La cattura è stata rapida: subito ammanettato, il detenuto è stato portato via dalle auto della polizia penitenziaria.
Coulibally Amadou nato in Mali il 1° gennaio 1999 condannato con fine pena 20 maggio 2023, è evaso dai cortili passeggi mentre fruiva delle attività in comune, intorno alle 9:45 di oggi. Era arrivato a Cosenza proveniente da Catanzaro il 10 maggio 2019. Dopo l’allarme dato dal reparto di polizia penitenziaria di Cosenza, il Nic, specializzato nella cattura di evasi, ha pianificato gli interventi e coordinato le operazioni a cui hanno partecipato il reparto di Cosenza e il nucleo regionale del Nic di Catanzaro, oltre alle altre forze dell’ordine. Sono stati organizzati posti di blocco in tutta la città unitamente a carabinieri e Polizia di Stato, oltre che vaste battute in varie zone di Cosenza e soprattutto nel centro storico e nelle limitrofe campagne.
Per tutta la giornata è stata una vera e propria caccia all’uomo con posti di blocco in tutta la città da parte delle forze dell’ordine. Gli inquirenti hanno passato a setaccio tutti i vicoli del centro storico e anche lungo il Crati. Fino a quando non è stato infine catturato.
L’evaso era vestito con un paio di pantaloncini ed una maglietta. Ancora da chiarire le modalità dell’evasione. Stando a quanto emerge il 20enne sarebbe fuggito quando ancora era nelle celle di sicurezza poste all’ingresso del carcere e, quindi, ancora non era ancora entrato nella struttura interna.
Coulibally era in carcere per scontare una condanna definitiva fino al 2023 per rissa e lesioni gravi e non, come si era appreso in un primo momento, per tentato omicidio. Secondo quanto si è appreso, è stato coinvolto in una rissa tra migranti in un centro situato nell’Irpinia, tra la Campania e la Basilicata. Ha compiuto 20 anni il primo gennaio scorso. Per individuarlo nel corso della giornata sono stati impiegati anche un elicottero e di un drone in dotazione al Nucleo decoro urbano della polizia municipale. Le ricerche si erano concentrate nel centro storico, in seguito a diverse segnalazioni, ma i posti di blocco allestiti dalle forze dell’ordine hanno coperto tutti gli angoli nevralgici della città.
APERTA INDAGINE La Procura della Repubblica di Cosenza ha aperto un’indagine per chiarire le modalità dell’evasione di Amadou Coulibally dal carcere della città. Le indagini sono condotte dai carabinieri.
Intanto, secondo quanto si è appreso in ambienti vicini alle indagini, pare che l’evasione sia avvenuta durante l’ora d’aria. Coulibally, che era recluso a Cosenza da alcuni giorni (e non era stato trasferito stamani da Reggio Calabria, come si era appreso in un primo momento), sarebbe riuscito a raggiungere il tetto di un edificio adiacente al muro di cinta gettandosi poi all’esterno e fuggendo. Sulle modalità dell’evasione vige ancora uno stretto riserbo da parte degli investigatori.
https://youtu.be/16QLFWWFKt8
x
x